25 Ottobre 2022
Michele Crisci, Presidente Volvo Italia, in occasione del Forum Automotive 2022, ha affermato a Il Giornale d'Italia:
"Le tematiche di oggi sono le aspettative e i timori che il mercato dell'auto sera attraversando, tra cui la paventata invasione dei marchi cinesi o del mondo cinese che sta arrivando con marchi nuovi sia in Europa che in USA.
La discussione mi pare un po' ripercorrere quella di tantissimi anni fa, quando i marchi giapponesi stavano arrivando in Europa e c'era un po' di apprensione sul posizionamento prezzi, la qualità. Di questo si discuterà. E anche delle opportunità che questo potrà creare per l'Europa.
"Dal mio punto di vista, è importante non ritrarsi in difesa, ma cercare di riconquistare il ruolo che l'Europa e l'Italia ha sempre avuto nella componentistica e nella produzione di auto perché credo che la qualità sia sempre quella che il cliente cercherà e quindi continuare a produrre componenti, a innovare. La transizione ecologica e tecnologica potrà essere un'opportunità per innovare e non perdere posti di lavoro. Quindi io credo che sia il Governo sia l'imprenditoria italiana dovrà mostrare un forte slancio.
Non avere paura di altri marchi, nazioni o continenti, ma cercare di vincere la guerra commerciale dal punto di vista della qualità e fornire ai nostri clienti soluzioni innovative per la mobilità. Abbonamenti, subscription, car sharing, la voglia di potersi muovere, la libertà, la socialità che la nobiltà crea, ma senza i costi pesanti della proprietà.
"Da un punto di vista Volvo abbiamo cominciato la strada verso la mobilità elettrica nel 2019, siamo andati verso una produzione prima mild e poi plug-in hybrid e adesso entreremo nel mondo del full Electric.
Si tratta di una scelta in Italia di andare verso la tecnologia del prossimo futuro, ovviamente il circolante in Italia è ancora molto limitato dal punto di vista dell'elettrico, ma la nostra visione del futuro è che il pubblico italiano si avvicinerà a questa energia.
C'è bisogno di due elementi fondamentali: un'infrastruttura di ricarica molto ben organizzata sul territorio, soprattutto di impianti ad alta potenza su autostrade e raccordi stradali; e che ci sia la possibilità da un punto di vista dei costi delle vetture di avvicinarsi a quelle dei tradizionali motori endotermici. Saranno due variabili fondamentali per lo sviluppo dell'elettrico in Italia e in Europa".
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