18 Ottobre 2022
Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"È emerso il ruolo centrale delle aziende nel nuovo connubio tra cultura e sostenibilità, che era stato un pochino tralasciato dagli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell'ONU e dall'agenda 2030 e le imprese che sono invece veri driver di cambiamento, hanno capito quanto sia importante per diffondere la cultura della sostenibilità da una parte e per inserire all'interno della loro progettualità anche attività culturali che consentano loro di ingaggiare comunità e territori, liberando sia orgoglio di appartenenza e coesione sociale, ma anche sviluppo economico per i territori interessati alle progettualità culturali.
Questo è l'obiettivo della nostra associazione, che da sempre ha ritenuto che la cultura fosse uno strumento di inclusione sociale, ma anche motore di sviluppo economico.
"Ci aspettiamo che il nuovo Governo riconosca la centralità che merita, perché il lockdown ci ha insegnato che è uno strumento di inclusione fondamentale e che può generare anche reddito e soprattutto, visto che riteniamo che l'Italia sia una superpotenza culturale e che la sua identità competitiva nel mondo sia rappresentata dalla sua cultura e dalla ricchezza dei suoi territori, quel Ministero della Cultura potrebbe davvero essere un Ministero dello Sviluppo Economico".
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