Un nuovo raid militare statunitense nel Pacifico orientale mantiene alta la tensione tra Washington e Caracas. Gli Stati Uniti hanno nuovamente colpito un’imbarcazione "sospettata di narcotraffico", causando un morto, nell’ambito di una campagna che l’amministrazione Trump lega apertamente alla necessità di "aumentare la pressione" sul presidente venezuelano Nicolás Maduro. La Casa Bianca continua a non rendere pubbliche, nonostante la crescente pressione mediatica, le presunte prove a sostegno delle accuse di traffico di droga contro queste imbarcazioni, alimentando il dubbio che tali evidenze possano non esistere affatto.
Venezuela, nuovo raid Usa contro imbarcazione "narcos” nel Pacifico, 1 morto, Trump: "Aumentare la pressione sul presidente Maduro" – VIDEO
Secondo quanto comunicato dal Comando Sud degli Stati Uniti, l’attacco è avvenuto in acque internazionali ed è stato condotto dalla Joint Task Force Southern Spear su indicazione del segretario alla Difesa Pete Hegseth. "L’intelligence ha confermato che l’imbarcazione transitava lungo note rotte del narcotraffico del Pacifico orientale ed era impegnata in operazioni di traffico di droga", si legge nella nota ufficiale diffusa su X. Il bilancio del raid è di una vittima, senza che siano stati forniti elementi pubblici a supporto delle accuse.
L’operazione si inserisce in una strategia più ampia di pressione militare e politica su Caracas. Difatti, nell’ambito di questa campagna, Washington ha rafforzato la presenza navale davanti alle coste del Venezuela, alimentando forti frizioni diplomatiche. Secondo diverse analisi, la lotta al narcotraffico rappresenterebbe un pretesto per giustificare lo schieramento militare e perseguire l’obiettivo politico di Trump, ovvero la destituzione di Maduro.
Una campagna militare o esecuzioni extragiudiziali?
Con quest’ultimo raid salgono a 105 le persone uccise in 29 operazioni condotte da settembre contro imbarcazioni definite dagli Usa come riconducibili ai cartelli della droga, classificati da Washington come organizzazioni terroristiche. Secondo i critici, l’uso della forza letale in acque internazionali, senza un processo o prove rese pubbliche, configurerebbe esecuzioni extragiudiziali. Dubbi rafforzati anche dai video diffusi dal Comando Sud, che mostrano l’imbarcazione colpita da più salve fino a prendere fuoco e restare alla deriva, senza alcuna evidenza visibile di carichi di droga. Parallelamente, la Guardia Costiera Usa ha intensificato le operazioni nel Mar dei Caraibi, prendendo di mira anche le petroliere legate a Caracas.