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Sudan, leader RSF Dagalo incensa Trump e annuncia tregua umanitaria di 3 mesi e fine ostilità: "Serve alleviare le sofferenze del popolo" - VIDEO

In un discorso pubblico, il leader delle Forze di Supporto Rapido accusate di indicibili stupri, violenze, esecuzioni di massa in Sudan, ha annunciato di voler intraprendere una tregua "umanitaria" per agevolare il passaggio di medici e assistenti nella regione. Dagalo ha inoltre promesso che "sarà fatta giustizia" contro chi si è macchiato di atrocità nei confronti dei civili

25 Novembre 2025

"Fermare lo spargimento di sangue è diventato un dovere improrogabile. Sulla base dei nostri principi nazionali, in risposta (...) all'iniziativa di Sua Eccellenza il Presidente Trump (...) annunciamo (...) una tregua umanitariache include cessazione delle ostilità per tre mesi".

Sudan, leader RSF Dagalo incensa Trump e annuncia tregua umanitaria di 3 mesi e fine ostilità: "Serve alleviare le sofferenze del popolo" - VIDEO

È stata questa la dichiarazione ufficiale comunicata ieri sera, 24 novembre, dal capo delle Forze di Supporto Rapido (RSFMohamed Hamdan Dagalo quale nuova svolta del terribile "genocidio" da anni in corso nel Sudan. L'annuncio di quella che lui ha definito "tregua umanitaria" e dunque "cessazione delle ostilità" arriva all'indomani dei vari pressing internazionali su una situazione sociale da tempo fuori controllo. Dove abusi, stupri, torture, esecuzioni di massa, violenze, impedimenti di canali di soccorso umanitari sono andati via via peggiorando con la presa di Al Fashir proprio da parte delle Rsf, il di cui capo ora evoca "l'impegno improrogabile di fermare lo spargimento di sangue".

Nel suo discorso pubblico, Dagalo ha incensato particolarmente "Sua Eccellenza il Presidente Donald Trump" che durante il suo ultimo intervento al US-Saudi Investment Forum dello scorso 19 novembre aveva promesso di fermare le "violente atrocità". Ora Dagalo, appellandosi anche "al sostegno dei Paesi del Quartetto [Usa, Emirati Arabi, Egitto, Arabia Saudita, ndr], dell'Unione Africana e dell'IGAD [l'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo, ndr]" ha annunciato un piano di tregua trimestrale per "migliorare la protezione dei civili e facilitare la consegna degli aiuti: aprirà un barlume di speranza per il nostro popolo".

E ancora: "Affermiamo il nostro pieno impegno a facilitare l'opera umanitaria e a fare tutto ciò che può contribuire ad alleviare le sofferenze del popolo sudanese, come segue: garantire la mobilità degli operatori umanitari, garantire che gli aiuti raggiungano tutte le aree colpite senza ostacoli, proteggere i magazzini e i depositi di organizzazioni nazionali e internazionali e facilitare l'accesso delle squadre mediche e di soccorso". Dagalo ha inoltre affermato che le Rsf collaboreranno con le Nazioni Unite, e che "chiunque sia ritenuto coinvolto in violazioni contro i civili, con qualsiasi pretesto o circostanza, sia dichiarato colpevole". Dunque, non solo facilitare gli aiuti umanitari ma garantire "giustizia" attraverso "misure investigative chiare e professionali".

Poi, l'ultima dichiarazione: "Affermiamo il nostro impegno per un percorso politico a cui tutti partecipano tranne il Movimento Islamico, i terroristi della Fratellanza Musulmana e il Partito del Congresso Nazionale e i loro affiliati, responsabili di tutta la tragedia che il nostro popolo ha sopportato per tre decenni".

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