17 Novembre 2025
Due giovani tiktoker belgi sono riusciti a beffare la sicurezza del Louvre attaccando il loro ritratto accanto alla Gioconda, nel cuore della prestigiosa Salle des États. La clamorosa incursione, effettuata con una cornice costruita interamente con i Lego per superare i controlli, riaccende il dibattito sulle falle nella sorveglianza del museo più famoso al mondo. Neal e Senne, noti su TikTok per i loro scherzi virali, hanno filmato l’intera operazione, poi pubblicata sui social.
Neal e Senne, due TikToker noti per i loro scherzi sui social, sono riusciti ad appendere il loro ritratto accanto a quello della Gioconda nella famosa Salle des États al primo piano del Louvre senza essere disturbati dalla sicurezza. Erano circa le 17:30 di venerdì quando i due influencer belgi – che vantano oltre 48mila follower su TikTok – sono entrati nel museo mescolandosi ai visitatori. Raggiunta la sala più fotografata del mondo, hanno fissato il loro quadro tra i dipinti del XVI secolo prima di allontanarsi come se nulla fosse.
“Il giorno dopo abbiamo ricevuto un commento che ci informava che il quadro era ancora lì. Non abbiamo avuto altre informazioni, siamo andati via il più velocemente possibile”, hanno raccontato Neal e Senne. Il video della loro impresa, naturalmente, è finito subito sui social, attirando milioni di visualizzazioni.
Per eludere la sicurezza all’ingresso, i due ragazzi avevano preparato un espediente meticoloso. “Sapevamo che la sicurezza sarebbe stata importante, quindi abbiamo costruito una cornice con i Lego per poterla staccare e riattaccare all'interno. Abbiamo messo tutti i pezzi in una borsa della spesa”, spiega Senne. Una volta dentro, è bastato qualche minuto per assemblare tutto, attraversare i corridoi del museo e completare la loro sfida, immortalata da selfie lungo il percorso.
Lo scherzo arriva quasi un mese dopo lo spettacolare furto avvenuto al Louvre e riaccende le preoccupazioni sulle carenze della sicurezza del museo. A rincarare la dose, lo scorso 6 novembre la Corte dei Conti ha pubblicato un rapporto particolarmente severo: secondo l’istituzione, al Louvre mancherebbero telecamere sufficienti e la direzione avrebbe accumulato “ritardo” nel dispiegamento dei nuovi sistemi di sorveglianza. Il museo, sostiene la Corte, “ha dato priorità alle operazioni di visibilità a scapito della manutenzione e della ristrutturazione degli edifici e degli impianti tecnici, in particolare la sicurezza”.
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