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Vienna, Mattarella all'Onu: "Serve rafforzare il disarmo nucleare, uso di armi di distruzione di massa? Inaccettabili allusioni" - VIDEO

In occasione del 25esimo anniversario della Convenzione Onu contro la criminalità organizzata transnazionale a Vienna, Mattarella ha condannato la politica di riarmo di molte potenze mondiali, insistendo sull'importanza dell'organismo delle Nazioni Unite quale "cornice fondamentale per le sfide globali". Poi il ricordo di Falcone e Borsellino

11 Novembre 2025

"C'è l'esigenza di rafforzare, non di demolire l'architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione in una fase storica in cui, invece, assistiamo a inaccettabili allusioni all'uso di armi di distruzione di massa". Oggi, 11 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alle celebrazioni per il 25esimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale.

Vienna, Mattarella all'Onu: "Serve rafforzare il disarmo nucleare, uso di armi di distruzione di massa? Inaccettabili allusioni" - VIDEO

Era il 2000 quando la Convenzione fu adottata a Palermo, e oggi ratificata da 190 Paesi. In un lungo discorso tenuto a Vienna, alla presenza del presidente della Repubblica austriaca Alexander Van der Bellen, Mattarella ha battuto su un tasto dolente dello scenario geopolitico globale, ovvero le politiche di riarmo nucleare che, dopo Iran, Corea del Nord e altri Paesi orientali, hanno rimesso in gioco anche Stati Uniti e Russia. Stigmatizzando apertamente quelle che ha definito "inaccettabili allusioni all’impiego di armi di distruzione di massa", Mattarella ha invitato al disarmo, incensando il ruolo delle Nazioni Unite quali "cornice di riferimento fondamentale per affrontare sfide che travalicano i confini nazionali: la promozione di una agenda condivisa per la preservazione del nostro pianeta, le sfide poste dall'intelligenza artificiale, la tutela della salute globale".

"L'Onu - ha continuato Mattarella - può adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale solo se gli Stati che ne fanno parte le consentono di farlo. E, tuttavia, le Nazioni Unite restano, pur con tali limiti, uno straordinario, insostituibile strumento di pace e di stabilità, che sarebbe irresponsabile indebolire". Dopo aver elencato alcuni dei meriti dell'Onu ("dalla decolonizzazione al sostegno allo sviluppo sociale ed economico di miliardi di persone, dagli interventi per il mantenimento della pace alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali"), Mattarella ha insistito sull'importanza di una "diplomazia multilaterale" che, insieme ad "istituzioni internazionali" sia capace di "promuovere il progresso dell'umanità".

Nella cornice dell'anniversario della Convenzione, Mattarella non ha mancato di dedicare un pensiero ai "sanguinosi attentati del 1992 che costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e, insieme a loro, ai valorosi e coraggiosi agenti delle loro scorte".

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