30 Ottobre 2025
Trump Fonte: Imagoeconomica
Il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’avvio immediato di una nuova stagione di test sulle armi nucleari statunitensi, ponendo fine a una moratoria sulla verifica delle bombe atomiche che durava dal 1992. La decisione, comunicata tramite un post pubblicato su Truth Social da Gyeongju, in Corea del Sud, arriva alla vigilia dell’incontro con il leader cinese Xi Jinping.
“Dal momento che altri Paesi hanno programmi per testare (le armi), ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra perché testino le nostre armi nucleari su eguali basi. Questo processo inizierà immediatamente”, ha scritto il tycoon, motivando la decisione con la necessità di mantenere la parità strategica con le altre potenze mondiali.
Trump ha poi ricordato che “gli Stati Uniti possiedono più armi nucleari di qualsiasi altro Paese” e ha rivendicato i risultati ottenuti durante il suo primo mandato: “Questo obiettivo, incluso un completo ammodernamento e rinnovamento delle armi esistenti, è stato raggiunto durante il mio primo mandato. A causa dell'enorme potere distruttivo, odiavo farlo, ma non avevo scelta!”. Il presidente ha inoltre sottolineato che, nella classifica mondiale degli arsenali nucleari, “la Russia è al secondo posto e la Cina è al terzo, ma entro cinque anni raggiungerà” Washington e Mosca. In realtà, Mosca non conduce un test vero e proprio con bombe atomiche dal 1990 mentre Pechino dal 1996.
Le affermazioni del presidente contrastano però con i dati ufficiali diffusi dal Pentagono e da organismi indipendenti. Secondo la National Nuclear Energy Administration, a settembre 2023 l’arsenale americano contava 3748 testate nucleari, mentre il Bulletin of Atomic Scientists stima che la Russia disponga di 5460 ordigni e la Cina di circa 600. Nonostante ciò, gli Stati Uniti stanno portando avanti un vasto piano di modernizzazione del proprio arsenale, che prevede la sostituzione e il rinnovamento delle testate e dei sistemi di lancio, compresi missili balistici intercontinentali, bombardieri strategici e sottomarini nucleari.
La ripresa dei test nucleari rappresenterebbe un cambiamento epocale nella strategia americana. Dal 1992, infatti, Washington osserva una moratoria volontaria sui test sugli esplosivi nucleari, introdotta durante la presidenza di George H. W. Bush. Tuttavia, le recenti mosse di Mosca potrebbero aver accelerato la scelta di Trump: solo pochi giorni fa la Russia ha annunciato di aver testato con successo un super siluro a propulsione nucleare Poseidon, e di aver lanciato un missile da crociera a propulsione nucleare.
Durante la sua prima amministrazione, nel 2020, Trump aveva già ipotizzato la possibilità di riprendere i test, ritenendoli “uno strumento utile di negoziazione” con Pechino e Mosca.
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