11 Novembre 2025
Un giornalista molto vicino al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Yaakov Bardugo, ha confermato in un'intervista la spinta guerrafondaia di Tel Aviv: "Tra pochi giorni attaccheremo l'Iran. Daremo un chiaro messaggio a Hezbollah e al Qatar e questo avrà ripercussioni anche sulla tregua a Gaza".
Le tensioni in Medio Oriente potrebbero presto raggiungere un nuovo punto di rottura. Yaakov Bardugo, giornalista israeliano noto per la sua vicinanza al primo ministro Benjamin Netanyahu, ha dichiarato a Channel 14 che Israele sarebbe “a pochi giorni” da un attacco contro l’Iran.
"Israele è vicino a colpire l’Iran in un arco di tempo molto breve. Siamo a pochi giorni dall’attacco", ha affermato Bardugo durante la trasmissione, sottolineando che l’operazione avrebbe anche l’obiettivo di inviare “un messaggio chiaro” a Hezbollah e al Qatar, oltre che di influenzare la situazione nella Striscia di Gaza.
Le dichiarazioni, rilanciate da diversi media regionali, non sono state confermate né commentate ufficialmente dal governo israeliano. Tuttavia, giungono in un contesto di crescente tensione tra Israele e l’asse Iran-Hezbollah, con scontri sempre più frequenti lungo il confine libanese e accuse reciproche di preparativi militari.
Bardugo, ex portavoce dell’esercito israeliano e oggi commentatore politico di spicco, è considerato uno dei principali sostenitori mediatici di Netanyahu. Le sue parole, sebbene non ufficiali, vengono spesso interpretate come un segnale degli umori interni all’esecutivo.
Un attacco diretto all’Iran rappresenterebbe una pericolosa escalation regionale, con potenziali conseguenze per l’intera area mediorientale. Per ora, Teheran non ha reagito pubblicamente alle dichiarazioni di Bardugo, ma le forze armate iraniane restano in stato di allerta, monitorando ogni possibile mossa di Israele.
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