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Bruxelles, giornalista Gabriele Nunziati licenziato da Agenzia Nova per aver chiesto a Commisione Ue: "Israele pagherà per ricostruire Gaza?" - VIDEO

Lo scorso 13 ottobre, il cronista inviato a Bruxelles Nunziati aveva chiesto chiarimenti, alla portavoce Ue Paula Pinha, sui contributi finanziari che Israele dovrebbe dare per la ricostruzione di Gaza, esattamente come ci si aspetta che la Russia faccia con l'Ucraina. L'Agenzia di stampa ha però motivato il licenziamento definendo la domanda "fuori luogo e tecnicamente errata"

05 Novembre 2025

"Lei crede che Israele dovrebbe pagare per la ricostruzione di Gaza?". È stata questa la domanda per la quale il giornalista Gabriele Nunziati sarebbe stato licenziato, lo scorso 27 ottobre, dall'agenzia di stampa Agenzia Nova con la quale aveva da poco iniziato a collaborare.

Bruxelles, giornalista Gabriele Nunziati licenziato da Agenzia Nova per aver chiesto a Commisione Ue: "Israele pagherà per ricostruire Gaza?" - VIDEO

Tutto inizia lo scorso 13 ottobre quando Gabriele Nunziati, cronista di Agenzia Nova basato a Bruxelles, partecipa ad una delle tradizionali conferenze stampa della Commissione Europea. A pochi giorni dall'entrata in vigore del "cessate il fuoco" e dell'accordo sugli ostaggi propugnato da Trump, Nunziati si era rivolto alla portavoce della Commissione Paula Pinho con una risposta precisa: "Crede che Israele dovrebbe pagare per la ricostruzione di Gaza?". Prima della domanda, Nunziati aveva fatto una premessa, citando la stessa Pinho: "Ha ripetuto diverse volte che la Russia dovrebbe pagare per la ricostruzione dell'Ucraina".

All'interrogativo, Pinho non aveva dato una risposta: "La sua è una domanda molto interessante, per la quale però in questo momento non ho una risposta". La questione si era chiusa così, fino a che, il 27 ottobre successivo, Nunziati non aveva ricevuto una lettera con cui Agenzia Nova annunciava l'interruzione del rapporto di collaborazione. A quanto emerge, Agenzia Nova avrebbe poi motivato il licenziamento definendo la domanda del cronista "fuori luogo e tecnicamente sbagliata".

Quel "tecnicamente sbagliata" è legato al fatto che, secondo Agenzia Nova, è stata la Russia ad invadere l'Ucraina mentre, nel caso mediorientale, è Israele che avrebbe "subìto un'aggressione armata" da parte di Hamas il 7 ottobre 2023. "Non sorprende, quindi, che la portavoce non abbia risposto alla domanda, essendo assolutamente fuori luogo e di natura erronea" avrebbe dunque replicato l'agenzia di stampa. Aggiungendo: "Quel che è peggio, il video relativo alla sua domanda è stato ripreso e rilanciato da canali Telegram nazionalisti russi e dai media legati all’Islam politico in funzione anti-europea, creando imbarazzo all’agenzia".

Sul caso è intervenuto il Movimento 5 Stelle, nella figura di Anna Laura Orrico, chiedendo spiegazioni all'Agenzia Nova, mentre l'Ordine dei Giornalisti ha commentato il fatto spiacevole ricordando che "il ruolo del giornalista, indipendentemente dalle tutele contrattuali, è quello di porre domande che possono risultare scomode o poco gradite. Il Consiglio chiede quindi che il collega sia reintegrato in tempi brevi e a pieno titolo nel suo ruolo".

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