13 Ottobre 2025
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato l'accordo di "pace" per Gaza a Sharm el Sheik, in Egitto. Insieme a lui, a siglare il patto è stato anche il presidente egiziano al Sisi con cui co-presiede il vertice, nonché il presidente turco Erdogan e il premier qatariota, Paesi mediatori dell'accordo.
Il vertice, iniziato intorno alle 14.30 e aperto dal presidente statunitense e dal leader egiziano, è culminato, intorno alle 18.30, con la firma ufficiale all'accordo di "pace". Un momento che il tycoon ha considerato storico: "È un giorno incredibile per il Medio Oriente. Ci sono voluti tre mila anni per arrivare fin qui". L'arrivo a Sharm el-Sheikh del Presidente Trump segue una mattinata intensa, durante la quale il tycoon ha parlato davanti alla Knesset israeliana ricevendo la piena ammirazione di tutti i presenti per il suo contributo nella presunta risoluzione del conflitto e nella liberazione di ostaggi e prigionieri. Qui Trump ha celebrato gli sforzi congiunti di Washington, Israele e dei Paesi Arabi per arrivare alla stipula di un accordo capace di imprimere un giro di vite alla guerra nella Striscia. Per Trump non ci sono dubbi: il suo piano non rappresenta solo l'inizio della "pace" ma di una vera e propria "età dell'oro" per il Medio Oriente.
Quindi, l'arrivo in Egitto. E qui, a Sharm el-Sheikh, alla presenza di oltre 20 leader mondiali tra cui Macron, Meloni, Merz, Sanchez e Starmer, non solo si è firmata formalmente l'intesa, ma si è discusso del futuro della Striscia. Conclusa oggi la prima fase dell'accordo con la consegna degli ostaggi da parte di Hamas e la scarcerazione dei prigionieri palestinesi, ora i nodi da risolvere restano anzitutto il disarmo dei miliziani nonché la nuova governance di Gaza, ora che la Striscia sta vivendo un vuoto di potere post-bellico. La firma, comunque proseguirà l'accordo, segna inevitabilmente una svolta storica. Un giro di vite all'interno del decennale conflitto mediorientale. Davanti al tavolo della firma la scritta Peace 2025. Dietro i quattro firmatari capi di Stato. "Questa è una storica pietra miliare, tutti siamo testimoni dell'accordo per chiudere la guerra a Gaza, un capitolo straziante della storia dell'umanità" ha comunicato al-Sisi a margine del summit. Poi l'appello diretto al Presidente Trump: "Presidente, fai che la guerra a Gaza sia l'ultima nel Medio Oriente". Intanto, tra i presenti non c'era il premier israeliano Netanyahu: a quanto emerge, la data odierna coincide con l’inizio della festività ebraica di Simchat Torah.
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