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Assemblea Onu, la stilettata di Zelensky: "Nazioni Unite deboli, fanno solo dichiarazioni, il diritto internazionale? Fallito, servono le armi" - VIDEO

Zelensky invita le Nazioni Unite a denunciare il "nemico inesistente" russo affermando che "Non c'è un cessate il fuoco perché Mosca lo rifiuta". Quindi l'importanza delle armi - "Servono armi, serve pressione" - e l'auspicio che l'Europa "non perda" la Moldavia

24 Settembre 2025

"Non conta più il diritto internazionale, ma solo le armi e gli alleati. È disgustoso ma è la realtà". Il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è intervenuto oggi, 24 settembre, nel corso dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York puntando nuovamente i riflettori sulla guerra in corso nel suo Paese.

Assemblea Onu, la stilettata di Zelensky: "Nazioni Unite deboli, fanno solo dichiarazioni, il diritto internazionale? Fallito, servono le armi" - VIDEO

Un po' come aveva fatto Trump ieri criticando duramente l'Onu per non averlo aiutato nei processi di negoziazione della pace, costringendolo così a concludere da solo "in 7 mesi 7 guerre che dicevano di essere interminabili", oggi è arrivata la stilettata di Zelensky contro le Nazioni Unite e, in particolare, contro il diritto internazionale. La guerra in Ucraina, ha affermato Zelensky, dimostra che per garantire la sicurezza di una Nazione non serve il diritto internazionale, ma armi e alleati. "Il diritto internazionale è al collasso: funziona solo se si hanno amici potenti e armi. Servono le armi e non il diritto internazionale, è disgustoso ma questa è la realtà. Cosa hanno ottenuto dall'Onu il Sudan, la Somalia, la Palestina o qualsiasi altro popolo che vive in guerra? Per decenni solo dichiarazioni". Questo sono diventate le istituzioni internazionali per Zelensky: istituzioni "deboli" che non sono state capaci di opporre alle "violazioni russe" una "risposta abbastanza forte".

Quindi il tema della guerra russo-ucraina si è acutizzato: "Gli ucraini sono un popolo pacifico, ma sono un popolo che vuole vivere, vivere liberamente nel proprio paese indipendente. Ecco perché investiamo nella difesa per molte nazioni. Semplicemente non c'è altra via. Mosca? È sinonimo di interferenza Non c'è cessate il fuoco perché la Russia lo rifiuta" continua Zelensky arroccandosi dietro il solito fronte anti-Putin. Una posizione che inevitabilmente ha chiamato in causa ancora la questione idrocarburi provenienti dalla Russia. Nonostante Zelensky definisca "apprezzato" il grosso sostegno datogli dagli Stati Uniti e dall'Europa, "tutti - incalza - devono fare la loro parte per porre fine alla guerra di Putin". Come? Principalmente interrompendo l'acquisto di gas e petrolio russo. "Non restate in silenzio mentre la Russia continua a trascinare questa guerra" chiede Zelensky alla platea. "Per favore, esprimetevi e condannatela. Per favore, unitevi a noi nella difesa del nostro Paese, la pace dipende da tutti noi. Dobbiamo fare di tutto per fermare l'aggressore. Se servono armi per farlo, se serve pressione per farlo, facciamolo ora". E per farlo bisogna agire da tutti i fronti, incluso quello moldavo, perché, aggiunge Zelensky, l'Europa "non può permettersi" di perdere la Moldavia: "L'Europa deve supportare la stabilità della Moldavia altrimenti il prezzo sarebbe molto più alto".

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