20 Luglio 2025
Papa Leone XIV ha parlato nuovamente di Gaza chiedendo alla comunità internazionale e al governo israeliano di Benjamin Netanyahu di "fermare la barbarie della guerra e di rispettare il divieto di deportazione dei palestinesi". Nel frattempo sono state uccise altre 80 persone nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti umanitari e quattro soldati Idf si sono suicidati in due settimane.
Netanyahu sta portando avanti il cosiddetto piano Aurora, che ha come obiettivo la deportazione dei palestinesi. Il progetto vede il coinvolgimento della Boston Consulting Group, seconda azienda di consulenza strategica al mondo dopo McKinsey e prima di Bain & Company, che guida anche la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), unica organizzazione autorizzata a distribuire gli aiuti umanitari a Gaza, i cui centri sono tuttavia trappole mortali. Moltissimi civili, infatti, continuano ad essere uccisi mentre sono in fila per prendere il cibo.
Nelle scorse ore il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha disposto la revoca del visto a Jonathan Whittall, capo dell'ufficio regionale dell'agenzia di coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (Ocha), per avere denunciato le condizioni della popolazione a Gaza.
"Esprimo il mio profondo dolore per l'attacco dell'esercito israeliano contro la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City". Così Papa Leone XIV dopo l'Angelus in piazza della Libertà a Castel Gandolfo il 20 luglio 2025. "Si vedono continui attacchi militari contro la popolazione civile e i luoghi di culto a Gaza - ha aggiunto -. Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto. Alla comunità internazionale rivolgo l'appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l'obbligo di tutelare i civili nonché il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione".
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha disposto la revoca del visto a Jonathan Whittall, capo dell'ufficio regionale dell'agenzia di coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (Ocha). Lo riferiscono media israeliani. Whittall dovrà dunque lasciare l'incarico e sarà espulso dal Paese. L'alto dirigente dell'Onu è finito sotto accusa per avere denunciato le condizioni della popolazione a Gaza. "Stiamo assistendo a una carneficina. All'uso della fame come arma. A deportazioni forzate", ha detto di recente.
L'esercito israeliano ha reso noto che un altro soldato si è suicidato, il quarto nel giro di due settimane. In un comunicato, l'Idf scrive che Dan Phillipson, un soldato in addestramento originario della Norvegia, ha tentato di suicidarsi martedì con un colpo d'arma da fuoco in una base di addestramento nel sud di Israele e che è morto per le gravi ferite riportate nell'ospedale in cui era stato trasferito. Secondo i media israeliani, dall'inizio dell'anno sono morti suicidi 19 soldati e 42 dall'inizio della guerra di Israele a Gaza.
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