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Romania, il VIDEO di Omar Farang Zin prima dell’attacco dell’orsa che difendeva i suoi piccoli, il 48enne percorreva in moto la “Transfagarasan”

Il corpo senza vita di Zin è stato recuperato in una zona impervia nei pressi della diga di Vidraru, nel distretto di Argeș, a circa 500 metri dalla celebre Transfagarasan DN7C

04 Luglio 2025

Era partito alla scoperta di uno dei percorsi montani più spettacolari d’Europa, la Transfagarasan, la leggendaria strada nazionale che si snoda tra i Carpazi romeni. Ma il viaggio di Omar Farang Zin, 48 anni, motociclista italiano originario di Samarate (Varese), è terminato dopo essere stato ucciso da un’orsa mentre tentava di fotografarla da vicino con i suoi cuccioli. Poche ore prima dell'attacco, l’uomo aveva pubblicato su Facebook video e selfie con gli orsi incontrati lungo il tragitto.

Il corpo senza vita di Zin è stato recuperato in una zona impervia nei pressi della diga di Vidraru, nel distretto di Argeș, a circa 500 metri dalla celebre Transfagarasan DN7C. Le autorità locali, intervenute con squadre del Soccorso alpino e della gendarmeria, hanno confermato che l’italiano è stato prima aggredito dall’animale e poi trascinato per circa 60 metri in un burrone. Secondo fonti romene, Zin avrebbe cercato di avvicinarsi a un’orsa con tre cuccioli per scattare delle foto: un gesto incauto che ha scatenato l’attacco.

Le immagini contenute nel suo telefono, ora al vaglio degli investigatori, documentano gli ultimi momenti prima della tragedia. In particolare, mostrano come il motociclista si fosse fermato sul ciglio della strada per immortalare gli orsi, apparentemente incurante della distanza ravvicinata e del comportamento potenzialmente aggressivo dell’animale, reso ancor più pericoloso dalla presenza dei piccoli.

Sul luogo dell’attacco sono stati rinvenuti sangue, resti dell’equipaggiamento e un guanto. Il corpo, gravemente ferito dai morsi dell’orsa, è stato trasportato presso l’unità forense per l’autopsia. L’animale responsabile è stato successivamente abbattuto su decisione della commissione per l’intervento immediato, come confermato dal portale locale alba24.ro.

La zona della diga di Vidraru, già teatro di attacchi nei mesi scorsi – tra cui 2 episodi a fine maggio che hanno coinvolto turisti polacchi e spagnoli – è oggi sotto stretta sorveglianza. Gli esperti faunistici denunciano da tempo una densità di orsi quadruplicata rispetto al numero considerato gestibile: circa 112 esemplari contro i 25 ritenuti sostenibili.

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