20 Giugno 2025
Fermo no all’ipotesi di un coinvolgimento italiano in un eventuale conflitto tra Stati Uniti e Iran. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato da “Dritto e Rovescio” su Rete 4, lancia un duro monito contro Teheran, definendola un “regime del terrore e dell’integralismo”, e rassicura i cittadini: l’Italia non parteciperà a una guerra contro la Repubblica Islamica. L’allarme, però, resta alto, e l'invito a lasciare il paese è rivolto a tutti gli italiani attualmente in Iran.
Il ministro della Difesa, intervenuto durante la trasmissione “Dritto e Rovescio” in onda su Rete 4, ha ribadito con fermezza che l'Italia "non pensa di entrare in guerra" con Teheran. “Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare l'Iran, questo mi pare evidente e chiaro. Non solo perché è costituzionalmente impossibile ma non c'è neanche la volontà”.
Una posizione netta, quella del ministro in quota Fratelli d’Italia, che mette al riparo il Paese da qualsiasi coinvolgimento diretto in un’escalation militare che rischia di infiammare l’intero Medio Oriente. Sul tema delle basi americane presenti sul suolo italiano, Crosetto ha chiarito che il loro utilizzo è regolato da un accordo “molto antico”, risalente ai primi anni Cinquanta. In base a quell’intesa, gli Stati Uniti “possono utilizzarle soltanto spiegando per cosa le vogliono utilizzare e soltanto dopo l'autorizzazione del governo italiano”. E al momento, ha precisato, “non è stata ancora chiesta, non è stata mai chiesta questa autorizzazione”.
Il titolare della Difesa ha rivolto inoltre un appello agli italiani ancora presenti in Iran: “Di lasciare, di abbandonare Teheran che è la zona più pericolosa anche perché gli israeliani si muovono con molta facilità su tutto il territorio e non hanno intenzione di finire fin quando non hanno la certezza di aver tolto all'Iran la possibilità di utilizzare la bomba atomica”. Un invito che si aggiunge a quello già espresso in precedenza dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla Farnesina.
Per Crosetto, il vero nodo resta la corsa dell’Iran all’arma nucleare. “Ogni giorno che passa è un giorno che peggiora la situazione e rende più difficile tornare indietro”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di riprendere il dialogo diplomatico avviato in passato da Washington. “Per cui questa guerra va fermata al più presto anche perché qui c'è la possibilità di un'escalation per il tipo di armi che vengono usate, questa è la cosa che mi preoccupa di più”. Il ministro ha concluso indicando l’obiettivo essenziale per la de-escalation: che Teheran “smetta di cercare la bomba atomica”, affermando che “basterebbe quello per cessare questa guerra”.
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