30 Maggio 2025
Oltre 730 chilometri di cemento armato dividono Israele dalla Cisgiordania: è il muro della sicurezza, costruito da Israele a partire dal 2002 con l’obiettivo dichiarato di prevenire attentati. Ma quella barriera, imposta da esigenze militari e contestata sul piano politico e umanitario, è divenuta nel tempo anche una tela viva di denuncia, protesta e speranza.
Dalla parte palestinese del muro, migliaia di murales e graffiti hanno trasformato la fredda superficie in un’opera collettiva. Scritte come “Stop War”, “Peace” e “Free Palestine” si intrecciano con immagini forti, provocatorie, a volte poetiche. Tra queste emergono le opere del celebre street artist britannico Banksy, tra cui due tra le più iconiche: “Il lanciatore di fiori” e “La colomba della pace”.
“Il lanciatore di fiori” raffigura un manifestante con il volto coperto, nell’atto di lanciare un mazzo di fiori invece di un ordigno: un’immagine potente che sovverte l’iconografia della rivolta, trasformandola in un gesto di pace. “La colomba della pace”, invece, mostra l’uccello simbolo di armonia con un giubbotto antiproiettile e un mirino puntato sul petto: un messaggio chiaro sulla fragilità della pace in una terra segnata da decenni di conflitto.
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