Maschera della Scala licenziata, D'Ambrosio (Cub) al GdI: "Gesto per Giorgetti e Meloni, concerto organizzato da ADB che ha come rappresentante Smotrich"

Il Rappresentante sindacale della Cub Informazione & Spettacolo, Roberto D'Ambrosio, è stato intervistato dal Giornale d'Italia in merito al caso della maschera della Scala licenziata per aver gridato "Palestina libera" durante l'ingresso di Meloni nel palco reale lo scorso 4 maggio. Il concerto di quella sera è stato organizzato dalla Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), verso cui D'Ambrosio dichiara: "Il 15% delle azioni è in mano agli Usa e il restante agli altri 67 Paesi. Hanno buttato dentro anche Israele in questa banca ed il suo ministro delle finanze Bezalel Smotrich. È stata più una mossa fatta per Giorgetti e Meloni. La ragazza è stata molto intelligente a trovare questo momento, quella è una banca scandalosa quindi diventa ancora più forte questo fatto, è inutile che si inventino il fatto che ha disobbedito agli ordini di servizio, che si sia spostata da un posto all'altro. È stato un qualcosa fatto per Giorgetti e Meloni, ma la risonanza è accaduta per la presenza del più feroce ministro di Israele dentro questa banca".

Licenziata maschera della Scala di Milano per aver gridato "Palestina libera" davanti a Meloni, è una studentessa universitaria

A darne notizia è la Cub Informazione & Spettacolo del Teatro in una nota: "È arrivato il verdetto ghigliottina della direzione nei confronti della giovane donna del personale di sala che dalla prima galleria ha urlato 'Palestina libera'"

Che tipo di banca è?

D'Ambrosio continua: "Non è una banca mondiale. Lei ha cercato di trovare il momento più forte perché al concerto cerano Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni. Inoltre, coincidenza importante e che ha dato ulteriore risonanza agli eventi è stato il fatto che nella banca c'è il rappresentante di Israele, Bezalel Smotrich (oltre che Shmuel Abramzon): non è 'qualcuno', è il peggior ministro del governo, è il più sanguinario e il più criminale, è considerato dall'Aja criminale di guerra, forse il peggiore di quel governo criminale".

Ci sono foto o video di quella serata?

"Di quella serata no, era un concerto normale. Di quella sera lì non è uscito niente, eravamo tutti un po' distratti, ci sono 3.000 concerti, non vai a pensare che il ministero dell'Economia si prende una serata e ci fa una cosa del genere. Il video non c'è".

D'Ambrosio legge poi delle dichiarazioni del sovrintendente Fortunato Ortombina: "Pur sentendoci rappresentati dalla partecipazione del Comune all’iniziativa ‘50mila sudari per Gaza’ promossa dal sindaco il 24 maggio, condividiamo lo sgomento per l’emergenza umanitaria in corso e concordiamo sull’opportunità di ulteriori iniziative pubbliche di sensibilizzazione che potrebbero aver luogo nelle date da voi suggerite". È una cagata, vorranno mettere fuori uno striscione, tra l'altro neutrale perché non dicono 'fermate il genocidio'".

"Però noi avevamo fatto una raccolta firme (circa 400) per chiedere un concerto per Gaza. Una raccolta firme per i bambini di Gaza. È stato fatto per l'Ucraina ma non per la Palestina. Dietro quel gesto c'è anche la frustrazione della ragazza che non ha mai visto fare nulla per la Palestina. Abbiamo pensato di fare la raccolta firme e ne abbiamo raccolto un sacco. Noi chiediamo anche di fare un concerto, non solo striscioni. Lo striscione è lavarsi la coscienza. Facciamo qualcosa per Gaza veramente", conclude.