08 Maggio 2025
I palestinesi in coda per donare il sangue presso l'ospedale specializzato del Kuwait nella città di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, consentendo così le trasfusioni necessarie a molti feriti. "Non c'è cibo né acqua, i valichi sono chiusi e non c'è accesso a cibi ricchi di proteine, il che colpisce i pazienti e ne indebolisce ulteriormente la salute. Nonostante tutto, le persone hanno risposto all'appello e hanno adempiuto al loro dovere umanitario donando il sangue, nonostante le conseguenze che ciò avrebbe avuto in seguito. Ma questo sangue è vitale e sanno che ogni goccia contribuisce a salvare la vita di una persona ferita", ha dichiarato Hind Joda, responsabile del reparto di laboratorio dell'ospedale.
La crisi umanitaria continua a peggiorare a causa del blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele dall'inizio di marzo, mentre continuano i raid sulla Striscia.
Pochi giorni fa, donne e bambini erano in coda davanti ad una cucina umanitaria per poter prendere del cibo dopo l'esaurimento delle scorte Onu. Molti bimbi erano in lacrime con in mano delle pentole, si spintonavano e urlavano per poter ottenere la propria porzione.
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