02 Gennaio 2025
Una Tesla Cybertruck è esplosa davanti al Trump Hotel di Las Vegas, in Nevada, causando la morte di una persona e ferendone altre sette. Tutte le ipotesi sono aperte: le autorità non escludono infatti la pista del terrorismo, così come lo stesso patron di Tesla, Elon Musk, che ha commentato l'accaduto, spiegando come possibile causa dell'esplosione: "Fuochi d'artificio di grandi dimensioni e/o una bomba". L'autore dell'esplosione era Matthew Alan Livelsberger, un 37enne, veterano dell'esercito statunitense che aveva servito per 19 anni nelle forze armate. L'ufficio del medico legale ha dichiarato che l'autore dell'esplosione si è procurato una ferita da arma da fuoco alla testa e che ai suoi piedi è stata trovata una pistola.
L'esplosione della Tesla Cybertruck ha causato la morte dell'autista che nel video si vede stazionare affianco al veicolo, nella zona dedicata ai parcheggiatori dell'hotel, finora è l'unica vittima. Altre sette persone sono rimaste ferite mentre passavo nell'area e hanno riportato ferite lievi. L'esplosione ha innescato un incendio davanti all'edificio, che è stato domato dai vigili del fuoco intervenuti tempestivamente.
In un post sulla piattaforma X, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha affermato che l'esplosione "è stata causata da fuochi d'artificio di grandi dimensioni e/o da una bomba trasportata nel cassone del Cybertruck noleggiato e non è collegata al veicolo stesso. Al momento dell'esplosione, tutti i dati telemetrici del veicolo erano positivi", escludendo qualsiasi possibilità che l'automobile potesse mostrare dei malfunzionamenti. "Al momento l'intero team senior di Tesla sta indagando sulla questione. Pubblicheremo ulteriori informazioni non appena sapremo qualcosa. Non abbiamo mai visto niente del genere", ha aggiunto.
Il Cybertruck trasportava mortai per fuochi d'artificio, bombole a gas e diverse taniche per carburante da campeggio. Ciò è quel che è stato rilevato dalle indagini degli agenti. Livelsberger, secondo quanto riportato dalle autorità statunitensi aveva diversi indirizzi a Colorado Springs. Arrivato a Las Vegas, avrebbe guidato per un'ora lungo il Las Vegas Boulevard, per poi fermarsi difronte all'Hotel. Secondo alcune fonti, il 37enne e Jabbar, l'attentatore di New Orleans, avrebbero prestato servizio nella medesima base militare in California, nello stesso periodo.
Dallo stesso video circolato in rete e diventato virale nelle ultime ore, si può notare come l'esplosione sia simile a quella dei fuochi pirotecnici. L'hotel, al momento dell'intervento dei vigili del fuoco, è stato evacuato e la maggior parte degli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture. L'hotel, situato nella famosa strip in Fashon Show Drive, è in parte di proprietà della società del presidente eletto Donald Trump. Conta 1.282 camere suddivise in 64 piani.
Trump ha recentemente nominato Musk come co-presidente di una commissione consultiva presidenziale, il Dipartimento per l'efficienza governativa, dopo che i due hanno stretto amicizia durante la campagna elettorale di Trump. Se fosse confermata la volontarietà del gesto, non sarebbe difficile interpretarne il significato: entrambi gli elementi coinvolti (l'hotel e il veicolo) riconducono in maniera inequivocabile ai due magnati statunitensi protagonisti, dal prossimo 20 gennaio - data fissata per l'insediamento alla Casa Bianca - della scena politica statunitense, e non solo.
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