22 Ottobre 2025
A sinistra il premier norvegese, a destra Zelensky e lo svedese Kristersson
Circa 150 milioni di dollari dalla Norvegia come terzo pacchetto "di sostegno energetico", e l'export di oltre 100 caccia bombardieri Gripen dalla Svezia. Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, oggi in visita ai due Paesi dell'Europa Settentrionale, non se ne andrà a mani vuote.
Anche stavolta l'Europa ha dimostrato la sua "generosità" nei confronti di Kiev sostenendo la causa di Zelensky e continuando a dargli soldi e materiale bellico nel quadro del conflitto russo-ucraino. Qualunque volontà di negoziazione da parte di Putin è - secondo Zelensky - venuta meno. E per dimostrarlo, il leader ucraino ha parlato oggi dei violenti raid russi "su larga scala" che hanno attraversato quasi tutte le regioni del Paese. "Questi attacchi - ha scritto Zelensky traendo le sue conclusioni - sono uno sputo in faccia da parte della Russia a tutti coloro che insistono per una risoluzione pacifica". Sicché, se la diplomazia fallisce, il ritorno alle armi è "inevitabile". Oggi, 22 ottobre, il premier ucraino è arrivato ad Oslo dov'è stato accolto dal primo ministro Jonas Gahr Støre. Da qui Zelensky ha fatto sapere che la proposta trumpiana di "rimanere dove siete e iniziare le trattative", cioè di "congelare il fronte del conflitto", gli sembra "un buon compromesso, ma non sono sicuro che Putin lo sosterrà". Ma è sempre da Oslo che Zelensky ha ribadito l'imprescindibile ruolo giocato dalla Norvegia affinché l'Ucraina ottenga "una pace duratura e giusta, come merita".
La Norvegia risulta uno dei più "brillanti" aiutanti europei a Kiev. Con aiuti civili e militari che superano i 27,4 miliardi di dollari nel periodo 2023-2030, Oslo non si è risparmiata neppure stavolta e ha promesso a Kiev un terzo pacchetto, dal valore di 150 milioni di dollari - per l'acquisto di gas durante l'inverno. Oltre a ciò, tanti altri sono stati i temi di discussione ("la produzione di droni e missili, e l'espansione dell'iniziativa Purl" ha fatto sapere Zelensky su X), prima di passare a Stoccolma. Qui, accolto da Ulf Kristersson, Zelensky è riuscito ad ottenere dai 100 ai 150 caccia Gripen per la sua aeronautica ucraina. Non solo un affare per l'industria di difesa svedese, ma "un'opportunità per la difesa dell'Ucraina" com'è stato dichiarato. Gli sforzi per una risoluzione del conflitto sono così tornati a gravitare attorno all'arsenale militare. Nel suo post X Zelensky ha infatti postato le foto di lui e di Kristersson mentre assistono al volo di un caccia Jas 39 Gripen E di ultima generazione a Linköping. Domani Kristersson e Zelensky saranno entrambi a Bruxelles per incontrare i leader europei e quelli della coalizione dei volenterosi.
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