30 Giugno 2023
Le notti di terrore e vandalismo si susseguono da quando è avvenuta la tragica morte di Nael, di origine algerina. Le violenze sono riprese giovedì in numerosi quartieri dell'Esagono, per la terza serata consecutiva dopo la morte martedì a Nanterre (Hauts-de-Seine) del ragazzo di 17 anni ucciso da un agente di polizia. Quest'ultimo, Florian M., è stato incriminato per omicidio volontario e posto in custodia cautelare.
La decisione cautelare non è stata evidentemente sufficiente a placare gli animi, né i presunti rimpianti espressi dall'agente incriminato durante il suo interrogatorio. Gli scontri sono iniziati alla fine della marcia bianca in omaggio a Nael, prima di estendersi nel corso della serata e protrarsi durante la notte. Uno scenario degno degli schermi del cinema quello che sta coinvolgendo la Francia in questi giorni. Qualcuno ha infatti paragonato questi avvenimenti con il film "Athena" uscito nel 2022. Le scene sono infatti molto simili alla realtà odierna e persino la trama è la stessa dell'esecuzione di Nael. I quartieri popolari difendono con le unghie e con i denti la propria comunità e questa volta hanno deciso di non soffocare nel silenzio le ingiustizie subite.
Arrivano altre testimonianze dalla Francia. Le nostre inviate speciali Monia E.O. e Maryne A. raccontano al Giornale D’Italia come la situazione si sia aggravata ulteriormente.
A Nanterre, le persone si stanno precipitando nelle agenzie assicurative per ricoprire qualsiasi eventuale danno alle proprie abitazioni e macchine. I civili si sono ormai arresi e si aspettano purtroppo di svegliarsi la mattina e vedere i veicoli distrutti durante la notte. Una delle testimoni racconta: “Il mio ragazzo non ha dove parcheggiare la macchina al sicuro ma nemmeno i soldi per coprire tutti i costi assicurativi per eventuali atti vandalici”. I trasporti invece sono inaccessibili dopo le 21 e le persone hanno paura di uscire di notte per paura di subire un attacco sia dalla parte della polizia che dei manifestanti. L situazione è chiaramente sfuggita di mano. E mentre il presidente Macron si diverte al concerto di Elton John, i civili e la polizia sono in piazza a combattere una vera e propria guerra civile. “Hanno svaligiato e distrutto i negozi del centro commerciale, di Action, Lidl. Da un giorno e l’altro ci siamo ritrovati senza negozi di alimentari nelle vicinanze”. Una paura lecita quella degli occupanti di Nanterre e limitrofi, che ormai non sanno più distinguere il suono dei fuochi d’artificio dai colpi d’arma da fuoco.
Ma Nanterre non è l’unica città in cui si stanno consumando questi orrori per le vie pubbliche. Marsiglia, Nantes, Rillieux-La-Pape, Parigi, Lille e Lione sono letteralmente andate a fuoco nella notte tra giovedì e venerdì. A Noisy-le-Grand (vicino a Parigi) persino la scuola media Victor Hugo è stata bruciata. A Lione sono stati presi di mira i trasporti pubblici TCL (Transports en commun lionnais): un autobus è stato divorato dalle fiamme e spento successivamente dai vigili del fuoco. Non solo. Maryne racconta: “I manifestanti hanno dato fuoco anche ad una biblioteca comunale a Rilieux-La-Pape, distrutto le vetrine e quasi tutte le fermate dei mezzi pubblici”.
Per ora la buona notizia è che in tutti i luoghi in questione non sono state riportate vittime.
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