30 Giugno 2023
Per Emmanuel Macron le rivolte di questi giorni in Francia scattate dopo l'omicidio del giovanissimo Nahel sono da attribuire ai "social network" che "svolgono un ruolo significativo" visto che "un terzo dei fermati sono giovani o giovanissimi" ed ai "videogiochi" ai quali si ispirano i manifestanti per "rivivere per strada ciò che li ha intossicati. Questo significa che i giovani scappano dalla realtà", sostiene Macron. Infine dito puntato verso i cattivi genitori, i quali non avrebbero impartito una buona educazione a chi ha protestato.
Macron ha oggi parlato in conferenza stampa, smentendo lo stato di emergenza nonostante i quasi 900 arrestati. Nella sua invettiva il presidente francese ha ripercorso quanto fatto in passato all'epoca da Gheddafi che puntava il dito contro i social network rei di fare da fonte di aggregazione per i manifestanti per le proteste. La stampa occidentale dal canto suo puntava il dito contro personalità come l'ex presidente libico, sostenendo fossero dittatori contro la libertà d'espressione.
Macron ha poi chiesto a TikTok (anch'esso accusato di fungere da tramite per le rivolte) e Snapchat di rimuovere i contenuti sensibili sui loro canali.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia