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Il Titan e il destino incrociato con l’Ara San Juan, il sottomarino argentino disperso nell’Atlantico nel 2017 e ritrovato un anno dopo con 44 morti a bordo - VIDEO

Nel novembre del 2018 venne individuato il relitto del sommergibile scomparso un anno prima mentre navigava da Ushuaia a Mar della Plata per una missione

22 Giugno 2023

Ci sono destini che si incrociano a distanza di anni. In questo caso, 6. Dal 2017 al 2023: dalla scomparsa del sottomarino argentino Ara San Juan, ritrovato un anno dopo con 44 morti a bordo, a quella del sommergibile Titan, con 5 passeggeri ormai senza speranza. Quel destino è l’Oceano Atlantico, che ha inghiottito entrambe le imbarcazioni e le ha trasformate in relitti.

L’Ara San Juan venne individuato dalla nave Seabed Constructor

Il sottomarino Ara San Juan era stato individuato il 16 novembre del 2018 dalla nave Seabed Constructor, della compagnia americana Ocean Infinity. Il sottomarino si trovava a circa 600 chilometri dal porto di Comodoro Rivadavia, nell’Argentina meridionale, a oltre 1.700 chilometri a sud di Buenos Aires. La società Ocean Infinity aveva considerato che si trattasse di un contatto di tipo C, cioè simile a un sottomarino a causa delle sue dimensioni, lungo 60 metri. Il ritrovamento era avvenuto proprio l’ultimo giorno in cui la nave Seabed Constructor aveva pianificato la sua attività di ricerca prima di sospenderla per problemi di manutenzione.

A 3 ore dalla scomparsa due stazioni idroacustiche avvertirono una forte anomalia acustica

L'Ara San Juan aveva in programma una missione da Ushuaia, nel sud dell’Argentina, fino a Mar del Plata. In tutto avrebbe dovuto percorrere 1.180 miglia nautiche (2.185 km). Il 15 novembre 2017 alle 07,30, a circa 432 km dal Golfo San Jorge, in Patagonia, l'Ara San Juan mandò l'ultimo messaggio che segnalava problemi alle batterie, e da quel momento si persero ufficialmente le tracce del sottomarino e del suo equipaggio. In seguito alla scomparsa vennero formulate varie ipotesi, tra cui la più probabile fu quella dell'esplosione (come avvenuto al sottomarino russo K-141 Kursk) o dell’implosione.
Due stazioni idroacustiche dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, la HA10 (posizionata sull'isola di Ascensione) e la HA4 (posizionata sulle isole Crozet), confermerebbero l'ipotesi poiché a 3 ore dalla scomparsa era stata avvertita una forte anomalia acustica, definita come “un rumore anomalo, singolare, corto, violento e non nucleare, paragonabile ad un’esplosione”.

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