25 Ottobre 2022
Il passaggio del ciclone Sitrang, in Bangladesh, ha causato morte e devastazione in tutto il Paese (VIDEO). Circa 10 milioni di persone sono rimaste senza corrente elettrica in 15 distretti costieri, mentre le scuole e tutti gli esercizi pubblici sono stati prontamente chiusi in stato di allarme nelle regioni meridionali e sudoccidentali. 16 sono i morti accertati, mentre è ancora in corso il bilancio dei feriti.
L’uragano Sitrang, con venti di forza superiori a 80 chilometri orari, è approdato sulla costa che va da Chittagong a Barisal attorno alle 21 di ieri sera. Il ciclone si è mosso per il paese in direzione delle regioni del sud, mentre le sue fasce esterne stavano già colpendo la capitale Dhaka, con fenomeni di alberi sradicati e tetti volanti.
Previsto con qualche giorno di anticipo dai ricercatori esperti e forze competenti, il ciclone Sitrang si è formato al largo del Golfo centro-orientale del Bengala nella tarda notte di domenica 23 ottobre da un forte temporale, fino a raggiungere le coste del Bangladesh nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 ottobre.
Il ciclone, un equivalente appartenente alla famiglia degli uragani, èuna seria minaccia che si presenta periodicamente sulle coste settentrionali dell’Oceano Indiano, dove vivono decine di milioni di persone. Gli scienziati affermano che il cambio climatico sta incrementando e peggiorando il fenomeno, rendendolo più intenso e frequente. Il Bangaldesh è già stato valutato dalle Nazioni Unite come uno dei paesi più colpiti dai fenomeni di calamità estremi dalla fine del secolo scorso.
Una triste storia, quella del Bangladesh, in materia di disastri e calamità naturali, a partire dal ciclone Bhola, una delle catastrofi naturali peggiori di sempre, che nel 1970 uccise varie centinaia di migliaia di persone in Bangladesh e India. Ricordiamo ancora il ciclone tropicale BOB 01 che si abbatté sul paese nell’aprile 1991, con venti intorno ai 25 chilometri orari causando 130mila morti. Catastrofico anche il ciclone Fani, che nel maggio 2019 attraversò lo stato dell’Orissa nell’India orientale e successivamente arrivò in Bangladesh, lasciando dietro di sé un bilancio particolarmente pesante in termini di vittime e danni materiali. Più recente è invece stato il ciclone durante il periodo di pandemia, nel giugno 2020, del quale i danni sono stati più limitati.
Negli ultimi anni, fortunatamente, le migliori previsioni e l’efficacia dei piani di evacuazione hanno ridotto vertiginosamente le sorti in caso di calamità.
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