06 Aprile 2022
Ha fatto il giro del mondo la foto scattata dall’italiano Maurizio Vezzosi in un edificio di Mariupol adesso in mano russa ma in precedenza usato dal Battaglione Azov come propria base. Nelle immagini si vede il cadavere di una donna con una svastica incisa nella pelle all’altezza del ventre. Si tratta senza equivoci di un segno di tortura, di pesanti sevizie. “L’edificio in questione – ha dichiarato su Non è L’Arena il fotografo italiano – è la scuola n.25 di Mariupol, nella parte di città in mano ai russi”. I soldati di Mosca hanno accusato membri del Battaglione Azov del crimine. Il cadavere è stato trovato nel sotterraneo di una scuola di Mariupol utilizzata fino a pochi giorni fa come base dal battaglione Azov. La sua identità è per il momento ignota. La donna aveva tra i trenta e quaranta anni e presentava diverse ferite da taglio ed evidenti ustioni.
Il Battaglione Azov è un gruppo organico all’esercito ucraino e stanziato soprattutto nella regione di Mariupol. Deve il nome alle coste del Mar d’Azov adiacenti al loro quartier generale. Nato nel 2014 come milizia volontaria paramilitare, è composto da membri aventi in comune i tratti delle ideologie nazionaliste ucraine. Il Battaglione Azov viene infatti considerato un gruppo di estrema destra, vicino anche a posizioni neonaziste e suprematiste bianche.Attivo durante la guerra del Donbass del 2014 e durante la guerra contro la Russia nel 2022, il Battaglione negli anni si attira diverse critiche internazionali legate ad accuse di tortura e omicidi di massa durante le fasi più calde degli scontri del 2014.
Sul basso costato della donna si nota un ematoma da compressione con la forma di uno scarpone: il particolare suggerisce che le torture siano state inflitte mentre la donna era viva e che i torturatori fossero almeno due. Le braccia della donna sono state legate dietro la sua schiena con del nastro isolante: il particolare non è visibile in questa foto, ma osservabile dal fianco sinistro della donna. Il sacco di plastica ed il nastro isolante sul collo della donna suggeriscono che sia stata uccisa per soffocamento.
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