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Guerra in Ucraina, prof Orsini: "La responsabilità è dell'Ue. NATO accetti la richiesta di Putin" - VIDEO

Il professore di sociologia e direttore dell'Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss Alessandro Orsini a Piazza Pulita: "Quello che Putin sta facendo oggi all’Ucraina è esattamente la stessa identica cosa che Kennedy ha fatto a Castro nel 1962"

08 Marzo 2022

Ospite a Piazza Pulita Alessandro Orsini, professore di sociologia e direttore dell'Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss, espone la sua visione a proposito della guerra in Ucraina: ecco il video. L'esperto in modo particolare paragona la situazione tra Kiev e Mosca a diversi eventi - e soprattutto errori - storici compiuti in un passato non troppo lontano. "La responsabilità di questa situazione in Ucraina è dell'Ue", sostiene su La 7. "La Russia sta facendo con l'Ucraina quello che l'America ha fatto con Cuba. Tutto lo sapevano". E ancora: "Noi stiamo interpretando male la strategia di Vladimir Putin".

Guerra in Ucraina, il professore Orsini: "Ecco le ragioni che hanno spinto Putin a invadere il Paese"

"La narrazione in Italia in questo momento è: non riusciamo a spiegarci perché Putin veda nella Nato un pericolo, perché non è mai arrivato alcun pericolo dall’Europa", esordisce Orsini nello spiegare le ragioni che avrebbero mosso il leader russo Vladimir Putin ad invadere l'Ucraina. I motivi, secondo Orsini, sono tre. "Primo, la Siria. Noi abbiamo alimentato dall’esterno il conflitto in Siria, infatti, noi europei abbiamo un sacco di morti sulla coscienza in Siria, abbiamo venduto uno sproposito di armi per rovesciare Bashar al-Assad e impiantare al suo posto un presidente filoamericano. Putin – dice Orsini – è stato costretto a intervenire in Siria, nel settembre del 2015, e questa è anche una delle ragioni per cui ha dovuto ritardare l’intervento militare in Ucraina".

“Poi – continua il professore Ursini - Trump ha disintegrato con due missili nel traffico di Baghdad il generale Soleimani dell’Iran, e l’Iran è un Paese stretto alleato della Russia. E poi nel 2003 gli Stati Uniti hanno disintegrato l’Iraq che era un altro stretto alleato della Russia. Quindi, se noi guardiamo soltanto l’Europa e abbiamo una visione così miope diciamo: beh, in effetti Putin è pazzo, che motivi ha di temere il blocco occidentale? Se invece ampliamo la nostra prospettiva il discorso cambia".

"Per quanto riguarda le armi, questo è un altro tragico errore dell’Unione europea perché l’Unione europea, in primo luogo, sta vendendo delle armi con cui gli ucraini, poverini, non ci fanno nulla perché non sono certamente queste armi che noi intendiamo vendere all’Ucraina che possono fermare l’esercito russo. Nella misura in cui noi non vogliamo mandare soldati a combattere in Ucraina, se noi mandiamo lì 20 proiettili, Putin ne metterà 40. E questo l’ha già fatto in Siria", afferma ancora ospite a Piazza Pulita su La 7.

Secondo Alessandro Orsini "questa era la guerra più prevedibile del mondo e io mi sono sgolato per dire che certamente la Russia avrebbe invaso l’Ucraina perché esiste una legge ferrea della politica internazionale, la quale prevede che le grandi potenze proibiscono categoricamente ai Paesi confinanti, laddove sia possibile, di avere una linea di politica estera che rappresenti una minaccia per la sicurezza nazionale”.

"Quello che Putin sta facendo oggi all’Ucraina è esattamente la stessa identica cosa che Kennedy ha fatto a Castro nel 1962, cioè gli Stati Uniti dissero a Cuba: tu non puoi avere una linea di politica estera indipendente dagli Stati Uniti che metta a repentaglio la mia sicurezza nazionale. Se tu provi a impiantare missili sovietici a Cuba io ti distruggo e sono disposto ad arrivare fino all’escalation militare”.

“In altre parole, – afferma Orsini – quello che accade è che l’Ucraina sta alla Russia come il Messico e il Canada stanno agli Stati Uniti. Se il Messico oggi si alleasse con Putin, certamente gli Stati Uniti distruggerebbero il Messico o assassinando il suo Presidente o favorendo una guerra civile in Messico oppure con uno sfondamento del confine facendo esattamente questo tipo di guerra. Quindi il punto fondamentale è comprendere la logica delle grandi potenze, i cui comportamenti sono largamente prevedibili perché fanno le stesse cose da centinaia di anni".

"Veniamo adesso all’Unione europea. Dove ha sbagliato l’Ue?", si domanda l'esperto di politica internazionale. "Tutte le grandi potenze o quelle potenze che ambiscono a essere grandi hanno delle linee rosse. L'Ue avrebbe dovuto dire agli Stati Uniti – premesso che io amo profondamente gli Stati Uniti perché è un Paese che mi ha dato tantissimo nella vita e io amo profondamente gli Stati Uniti – noi vi amiamo, noi europei amiamo voi americani, ma noi abbiamo una linea rossa che voi americani non dovete permettervi di superare. La linea rossa – chiarisce Orsini – è che l’Ue deve rifiutare drasticamente qualunque politica che metta in pericolo la vita degli europei”.

Infine Orsini su La 7 afferma che se l'obiettivo dell'Europa è impedire ulteriori vittime di questa guerra, dobbiamo dire che "la Russia ha vinto sugli Stati Uniti, sull’Unione Europea e sulla NATO perchè se altrimenti noi porteremo avanti questa guerra, gli abitanti di Kiev saranno massacrati". Infine conclude: L’unica via è che l’Unione Europea e la NATO accettino la richiesta di Putin di demilitarizzare l’Ucraina e assicurino che non entrerà mai nella NATO. Allo stesso tempo però dovrebbe chiedere a Putin, che l’Ucraina entri nell’Unione Europea".

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