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Salerni (Terna): "Elmed elettrodotto dei primati è contributo all'indipendenza energetica dell'Italia e stabilirà collegamento tra Europa e Africa

Il Direttore Industrial Program Management Office di Terna Francesco Salerni sul ruolo dell'azienda per smarcare l'Italia dalla dipendenza dal gas russo

19 Aprile 2024

Francesco Salerni, Direttore Industrial Program Management Office di Terna è intervenuto ai lavori della seconda edizione del Feuromed, il Festival euromediterraneo dell'economia in corso di svolgimento a Napoli, nel Centro congressi dell'Università degli studi Federico II. A Il Giornale d'Italia parla del ruolo di Terna per liberare l'Italia dalla dipendenza energetica dalla Russia di Putin.

Il ruolo di Terna

"Come Terna sentiamo di avere un ruolo non soltanto come società per azioni ma anche nel sistema Paese, in quanto siamo l'operatore in concessione in monopolio del trasporto e del dispacciamento dell'energia. Quindi teniamo sempre presenti le esigenze di business da tenere unite con l'impatto sul sistema Paese. 

Portando questo discorso sul campo internazionale, che è stato il tema il tema del convegno, abbiamo fra i nostri obiettivi quello di dare un contributo al Piano Mattei e al Tavolo Mattei di questo Governo e lo facciamo in particolare con un progetto che proprio in questi mesi è all'approvazione".

Il collegamento Elmed

"Il collegamento Elmed fra la Tunisia e l'Italia, un collegamento in corrente continua che è il primo collegamento in corrente continua fra Europa e Africa ed è anche un po' un elettrodotto dei primati, in quanto si tratta anche del primo collegamento, del primo progetto che l'Unione europea ha deciso di finanziare come progetto di interesse comune benché uno dei due Paesi, la Tunisia, non faccia parte dell'Unione europea. Questo è un riconoscimento del fatto che non si tratta soltanto di un collegamento fra i due Paesi, ma di un collegamento fra due continenti.

Ogni volta che si crea un nuovo collegamento di questo tipo, si abilita la produzione di energia rinnovabili perché chiaramente si dà la possibilità di trasportare energia da un continente all'altro, da un Paese all'altro. Questo porta sicuramente un notevole beneficio: in Tunisia, in questo caso, perché dà la possibilità di generare nel sud del Paese - e quindi nel nord del deserto del Sahara - punti di produzione di fotovoltaico ma dà anche a noi come Italia un grande beneficio, sia perché si va nella direzione della decarbonizzazione e sia perché - ed è un aspetto importantissimo che va sempre insieme al precedente - si rende sempre più autonoma dal punto di vista energetico dell'Italia".

Dunque contribuisce a rendere l'Italia indipendente anche rispetto alla Russia

"Assolutamente sì: questo è un contributo all'indipendenza energetica del Paese e quindi alla non dipendenza dalla dal gas e del gas russo in particolare".

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