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Confindustria Capri 2022, Bonomi evoca Ulisse:"Siate giovani, non fermatevi davanti all'impossibile. Si può e si deve realizzare, specialmente nella nostra Italia"

Il discorso conclusivo di Paolo Bonomi a Confindustria Giovani Capri richiama la figura di Ulisse per invitare gli imprenditori ad andare avanti con determinazione

15 Ottobre 2022

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, a margine dell'evento ha commentato con un discorso conclusivo: 

"Aspettiamo con impazienza la formazione di un nuovo governo per confrontarci con le misure urgenti che dovranno essere adottate. È questa l’unica maniera che noi pratichiamo per confrontarci con la politica e con le istituzioni, cioè proporre la nostra visione per lo sviluppo del Paese, per lo sviluppo dell’industria, del lavoro, convinti che senza industria non c’è l’Italia, ma non lo diciamo per la questione corporativa lo dicono i numeri. Ed è necessario criticare anche con durezza le misure che non ci convincono.

Il nostro auspicio è che si formi un governo al più presto, che sia inappuntabile nelle competenze di chi lo compone e fermo nella coerenza delle scelte dell’interesse del Paese. I problemi dell’Italia sono drammaticamente urgenti e i ministri dovranno conoscere bene la macchina pubblica e i dossier. L’emergenza attuale non consente di perdere tempo.
Ma oggi voglio parlare di voi. La complessa storia italiana ha riservato poche volte al convegno di capri di poter riservare l’ottimismo della ripresa. La sensazione palpabile di certi dirigenti in grado di apprezzare la centralità dell’industria, del suo rapporto insostituibile con la crescita dell’Italia.

Molto spesso a Capri abbiamo dovuto fare i conti con un difficile autunno, che si preannunciava con venti di crisi, squilibri economici irrisolti, aggravati, e in questi anni è avvenuto anche più spesso. Di conseguenza anche i giovani di Confindustria si sono dovuti concentrare su quale contributo dare alla risoluzione della crisi, consapevoli che la propria qualità di imprenditori dovevano dimostrarla di più della politica e di tutte le altre parti sociali.
La condizione dell’Italia oggi ci preoccupa ancora più più del covid, ma a voi voglio chiedere di essere giovani davvero. La mia generazione , come quella prima di me, ha la responsabilità di non essere riuscita a consegnarvi un’Italia migliore, ma voi questa responsabilità non ce l’avete. dunque potete e anche dovete spezzare il limite di ciò che nella storia italiana appare impossibile.

Una cosa la faremo sempre: dire tutto quello che non ci convince delle misure assunte dalla politica, che è contrario a ciò che è nel nostro interesse e in quello dell’Italia, perché alla fine paghiamo sempre noi. In questa fase c’è tutto lo spirito della vostra missione. Non arretrate mai. Ricordatevi, mettete l’interesse dell’Italia al primo posto e non abbiate timore di dire ciò che ritenete giusto per il Paese, perché servono le vostre energie per cambiare un’epoca e per cambiare l’Italia".

"Il nostro auspicio è che si formi al più presto un governo che sia inappuntabile nelle persone che lo compongono e fermo nelle scelte che gli competono - dichiara il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi - Oggi aspettiamo con impazienza la formazione di un nuovo governo per confrontarci sulle misure urgenti di cui ha bisogno questo paese e che dovranno essere adottare''.

E conclude: ''Questa è l'unica maniera che noi pratichiamo per confrontarci con la politica e con le istituzioni, cioè proporre la nostra visione per lo sviluppo del paese, dell'industria e del lavoro. I problemi in Italia sono drammaticamente urgenti ed i ministri dovranno conoscere bene la macchina pubblica e i dossier, l'emergenza attuale non consente di perdere tempo.

Ancora qualche giorno e il nostro lavoro ricomincerà con il nuovo governo e la nostra complicata missione è assicurare una rappresentanza all'altezza delle sfide che dobbiamo affrontare, svolgendola sempre con un occhio concentrato a quello che è il complesso sviluppo, la crescita del paese e della coesione, non solo delle nostre imprese ma di tutta l'Italia''.

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