12 Novembre 2021
Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager, a Il Giornale d'italia nell'ambito dell'Assemblea Nazionale 2021 di Federmanager: "Oggi lanciamo un patto per la dirigenza, dove tutti ci impegnamo a mettere a terra questo PNRR. Un impegno importante: ci vuole una capacità di gestione di dieci volte superiore a quella che avevamo in precedenza.
"Chiediamo alle istituzioni di avere un patto per l'Italia e per la dirigenza, di sederci al tavolo, capire quali sono i progetti e dare la fiducia ai manager per attuarli. La politica deve deliberare sulle cose serie e sulle manovre che servono per dare tranquillità ai manager che poi a loro volta riescono a trasmetterla alle aziende. Un patto che serve tra pubblico e privato.
Dobbiamo superare una crisi che è ancora in corso. Oggi abbiamo acclamato il generale Figliuolo. L'Italia è da podio per le vaccinazioni e, ancora, dalla musica alla nazionale di calcio. Dobbiamo essere un'Italia da podio anche sul PNRR per fermare i problemi che abbiamo e che erano in essere anche da prima, come il divario tra Nord e Sud, il gender gap e la dirigenza.
Ho fermato il tetto degli stipendi perché non ci deve essere nella Pubblica Amministrazione. Abbiamo bisogno di trattenere i manager migliori. Questo è quello che serve per avere un Paese competitivo.
Dobbiamo anche essere l'Italia dei "sì", non dobbiamo tentennare perché, altrimenti, gli investitori sani vanno a investire in altri Paesi. Sì allo stretto di Messina, si alle grandi opere, sì alla TAV, sì all'acciaio. Dobbiamo ritornare a essere una potenza industriale come il Made in Italy si merita e avere la capacità di produrre i vaccini, di essere i primi in certe filiere. Non dobbiamo essere troppo dipendenti dagli altri: abbiamo delle qualità eccezionali, dalla cultura alla manifattura".
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