22 Maggio 2021
Come accadeva nel periodo della ricostruzione post-bellica, in cui l’Architettura era investita di un ruolo politico e sociale destinato a cambiare la struttura delle città e dei principi di abitazione collettiva, la maggiore percezione che si ha del nostro pianeta come di un’entità chiusa con risorse non illimitate, in una situazione di “Debito Ambientale” gli accadimenti che ci hanno costretto ad aprirci verso una coscienza globale in cui nessuno è al sicuro se tutti non sono al sicuro ci spingono verso un’Architettura Solidale, Globale e Empatica, che sia ecosostenibile, che si nutra e regga il passo delle innovazioni tecnologiche e delle trasformazioni digitali senza farsi fagocitare...
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