31 Ottobre 2025
 
									Quasi 400 leader del settore, diplomatici e rappresentanti del mondo economico si sono riuniti lungo il fiume Chishui, nella città di Maotai, per partecipare al Forum 2025, considerato il “Davos dell’industria dei liquori”. L’evento, dal titolo “” (“Armonia intrecciata”), ha posto al centro del dibattito il futuro sostenibile e innovativo dell’industria globale dei distillati.
Durante il forum sono stati affrontati temi chiave come la trasformazione digitale, la conservazione ecologica, il coinvolgimento dei consumatori della Generazione Z e la cooperazione internazionale tra produttori. Due le principali iniziative lanciate:
l’Iniziativa per lo sviluppo di alta qualità dell’industria globale dei liquori, promossa dal China Economic Information Service e dal gruppo China Moutai;
la Dichiarazione globale sui vini e liquori pregiati del fiume Chishui, firmata da venti rinomate aziende cinesi e internazionali, volta a promuovere una comunità industriale aperta, inclusiva e sostenibile.
L’appuntamento ha segnato anche la pubblicazione di due studi di riferimento: il Rapporto sull’indice di sviluppo delle bevande alcoliche cinesi e globali più note e il Rapporto ESG dedicato alla zona produttiva del jiangxiangxing baijiu di Renhuai (Guizhou), una delle aree simbolo della produzione alcolica mondiale. Tali documenti mirano a fornire parametri di valutazione scientifici e strumenti analitici per sostenere la crescita e la competitività del settore.
Secondo il rapporto sull’indice di sviluppo, il consumo globale di liquori sta evolvendo verso scenari familiari e informali, con le nuove generazioni che preferiscono prodotti a bassa gradazione e con connotazioni salutistiche. Parallelamente, la diffusione di ready-to-drink (RTD), bevande analcoliche e cocktail alla frutta sta ridisegnando la domanda tradizionale di alcolici.
“Le generazioni più giovani cercano esperienze e storie di marca, non solo gusto e logo,” ha osservato Tadeusz Dorda, fondatore e CEO di Chopin Vodka. Un’analisi condivisa anche da Qin Shuyao, presidente dell’Associazione nazionale cinese per la distribuzione di liquori e alcolici, secondo cui la personalizzazione e il valore culturale dei prodotti rappresentano un vantaggio competitivo cruciale per i produttori.
Il bacino del fiume Chishui, definito “il fiume dei liquori pregiati della Cina”, concentra oltre il 60% della produzione nazionale di baijiu jiangxiangxing, ospitando marchi iconici come Moutai, Xijiu e Langjiu. La combinazione tra tradizione manifatturiera e modello di “simbiosi industriale” del Guizhou è stata indicata come un esempio per la crescita sostenibile del settore su scala globale.
“Il forum ha creato ponti di comunicazione tra culture diverse e nuove opportunità di cooperazione vantaggiosa per tutti,” ha dichiarato Chen Benrong, vicedirettore del Dipartimento Pubblicità del Comitato provinciale del PCC di Guizhou.
 Per Chen Hua, presidente del Kweichow Moutai Group, “la piattaforma del fiume Chishui favorisce il dialogo internazionale, promuove l’apprendimento reciproco e contribuisce con la saggezza cinese allo sviluppo sostenibile dell’industria mondiale dei liquori.”
Con la crescente pressione verso la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la diversificazione dei consumi, il forum di Maotai ha confermato il suo ruolo di laboratorio strategico per la trasformazione dell’industria globale degli alcolici, chiamata a competere non solo sul gusto, ma sul valore complessivo e la responsabilità condivisa.
Il colosso cinese dei liquori Kweichow Moutai continua a confermarsi come una delle aziende più redditizie al mondo nel settore dei beni di lusso. Nel 2024 il gruppo ha registrato ricavi per circa 170,6 miliardi di yuan (circa 21 miliardi di euro), in crescita del 15,7% rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 74,7 miliardi di yuan (circa 9 miliardi di euro), pari a un incremento del 19% su base annua. Con un margine lordo superiore al 90%, Moutai si distingue per la capacità di mantenere prezzi elevati e domanda stabile, sostenuta dal valore simbolico del suo celebre baijiu, considerato il distillato nazionale cinese. La società vanta un attivo di oltre 3.300 miliardi di yuan (circa 366 milioni di euro)e una capitalizzazione di mercato di circa 1.800 miliardi (circa 220 milioni di euro), collocandosi tra le prime aziende del Paese per valore. ìIl liquore Moutai resta fortemente ancorato al mercato interno cinese, da cui proviene oltre il 90% dei ricavi, ma negli ultimi anni ha avviato una strategia di espansione internazionale mirata a rafforzarne il posizionamento come distillato di lusso globale. In Asia il marchio è già ben radicato a Hong Kong, Macao e Singapore, mentre in Europa è presente in mercati chiave come Regno Unito, Francia, Germania e Italia, soprattutto nei circuiti dell’alta ristorazione e dell’hotellerie di pregio. Negli Stati Uniti, dove opera con la filiale Moutai America, il gruppo punta a far conoscere il baijiu al grande pubblico, ancora poco familiare con questo tipo di liquore. Nuove opportunità di crescita arrivano anche da Africa, Medio Oriente e Oceania, aree dove la domanda di prodotti di fascia alta è in espansione. L’obiettivo è trasformare Moutai in un simbolo del lusso cinese nel mondo, al pari dei grandi brand occidentali di spirits.
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