31 Ottobre 2025
 
									Christian Gaston Illan, imprenditore, è stato intervistato da Alessandra Chianese sul tema dell’AI legato a quello dell’imprenditoria e, in particolar modo, della leadership.
In un tempo dominato dai dati, la vera differenza la farà ancora la capacità di credere nelle persone, nelle idee e nella propria visione.In un mondo che corre verso l’automazione, la fiducia è diventata la risorsa più preziosa.
L’IA sta davvero cambiando il modo di fare impresa?
Sì, ma più che cambiare i processi, sta trasformando le persone.
Il futuro sarà di chi saprà fidarsi del proprio intuito, usando la tecnologia come strumento di consapevolezza e crescita.
Il rischio più grande?
Credere che la tecnologia possa sostituire la fiducia.L’IA può misurare tutto, tranne la lealtà. E ogni impresa vive ancora di questo: della parola data e della coerenza.
Come cambia la leadership?
Il leader non impone, ispira.
Unisce dati ed emozioni, guidando con autenticità e visione.
Intuizione e algoritmo possono convivere?
Sì.
L’intuizione è il battito, l’algoritmo è il ritmo: solo insieme creano armonia.
E se l’IA sbaglia?
Sbaglierà, come noi.
Ed è lì che torna la fiducia, non come debolezza ma come intelligenza emotiva.
Alla fine, cosa resta umano?
La fiducia.
Quella che nasce da uno sguardo sincero, da una parola mantenuta, da un gesto coerente.
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