31 Ottobre 2025
 
												Carlo Messina, Ceo Banca IntesaSanpaolo
Intesa Sanpaolo batte le stime, nei primi nove del 2025 utile l'utile netto sale a 7,6 miliardi, in crescita del 5,9 %, € 2,4 miliardi nel 3° trimestre, sull'anno utile "ben oltre i 9 miliardi", ipotesi i 9,5.
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2025: I risultati dei primi nove mesi del 2025 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 7,6 miliardi di euro, pienamente in linea con la prospettiva di un utile netto per il 2025 a ben oltre 9 miliardi includendo le azioni gestionali nel quarto trimestre dell’anno per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo.
Il solido andamento economico e patrimoniale dei nove mesi si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo. In particolare:
- significativo ritorno cash per gli azionisti: 5,3 miliardi di dividendi maturati nei nove mesi, di cui 3,2 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre, che si aggiungono al buyback pari a 2 miliardi di euro concluso a ottobre 2025;
- 4,6 miliardi di euro di imposte (°) generate;
- espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (abilitati 64,5 milioni di interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
- rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (24,9 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
- contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui 0,9 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e dei primi nove mesi 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in ogni scenario grazie ai punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, tra cui:
▪ la redditività resiliente, dovuta anche alla gestione integrata dei ricavi per creare valore, evidenziata in particolare nel recente stress test EBA;
▪ la solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier1 ratio al 13,9% (°°) in crescita di circa 105 centesimi di punto nei primi nove mesi 2025 e di circa 40 centesimi di punto nel terzo trimestre 2025, e lo status di Banca a “zero NPL”, con incidenza e copertura dei crediti deteriorati tra le migliori nell’ambito delle maggiori banche europee, rispettivamente pari all’ 1% (°°°) e a oltre il 51%;
▪ i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi, anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (64% degli applicativi già cloud-based); 9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027 (circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), con:
▫ gli accordi sindacali riguardanti l’Italia, per 4.000 persone prossime all’età pensionabile in uscita volontaria entro il 2027 (circa 2.450 già uscite nei primi nove mesi 2025) e 3.500 giovani da assumere entro il primo semestre 2028 (circa 650 già assunti nei primi nove mesi 2025), di cui 1.500 Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection (circa 430 già assunti nei primi nove mesi 2025);
▫ entro il 2027, mediante turnover naturale, 3.000 uscite per le persone in Italia (circa 625 già uscite nei primi nove mesi 2025), e 2.000 uscite nette nelle controllate internazionali (circa 575 già avvenute nei primi nove mesi 2025);
la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, con 913 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per alimentare la crescita del risparmio gestito.
Tra i fattori di successo:
■ per quanto riguarda la tecnologia, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025 (*):
• nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con la nuova banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo: 5 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 2.350 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa;
• nuovi canali digitali:
- Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30% e circa un milione di nuovi clienti entro il 2025 - con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 - non previsti nel Piano di Impresa: circa 800.000 conti già aperti da nuovi clienti;
- Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking. con circa 81.000 clienti e 3,3 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela al 30 settembre 2025; collaborazione con BlackRock per l’estensione della piattaforma ai clienti europei Private e Affluent iniziando con Belgio e Lussemburgo;
• intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti nel 2025 (già 117 App e circa 230 specialisti al 30 settembre 2025) e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa, senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI;
■ per quanto riguarda la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, Intesa Sanpaolo può avvalersi di un’unicità di fattori abilitanti per la crescita dei ricavi derivante da questa attività:
• gli strumenti digitali d’eccellenza;
• le distintive reti di consulenza, con circa 17.100 persone dedicate (°) previste in crescita a circa 20.000 entro il 2027;
• le fabbriche di prodotto assicurative e dell’Asset Management interamente controllate;
• gli oltre 1.400 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela presso il Gruppo;
• le attività finanziarie della clientela gestite tramite i servizi di consulenza a 360 gradi offerti dalla Divisione Banca dei Territori e dalla Divisione Private Banking, che ammontano a 162 miliardi di euro al 30 settembre 2025, in crescita di 28 miliardi rispetto al 30 settembre 2024;
• l’assetto organizzativo a presidio della crescita dei ricavi da commissioni del Gruppo, in particolare con la struttura Wealth Management Divisions e la Cabina di regia “Fees & Commissions”.
Il Piano è prossimo al completamento. In particolare:
• forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
- forte deleveraging, con una diminuzione di 5,3 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e i primi nove mesi 2025, riducendo l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1%
- l’unità Balance Sheet Optimisation ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Nel terzo trimestre 2025 perfezionata una nuova operazione di cartolarizzazione sintetica su un portafoglio di circa 1,5 miliardi di euro di project finance e crediti corporate nel settore delle infrastrutture. A fine settembre 2025, l’ammontare cartolarizzato in essere nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk Management), era pari a circa 29 miliardi di euro;
- ulteriormente rafforzate le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso l’ambito di applicazione delle strategie creditizie a criteri ESG, indirizzando nuove erogazioni per circa 24 miliardi di euro nei primi nove mesi 2025 (oltre 18 miliardi di euro nel 2023 e circa 21 miliardi nel 2024) verso settori economici più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento;
• riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
- isytech operativa con circa 470 specialisti dedicati;
- internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 2.350 persone già assunte;
- chiuse 1.329 filiali dal quarto trimestre 2021 alla luce del lancio di Isybank;
- pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con 47 iniziative di efficientamento già identificate;
- in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa 771 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
- circa 8.700 uscite volontarie dal 2022;
- lanciati progetti di digitalizzazione in Eurizon riguardanti Intelligenza Artificiale e Distributed Ledger Technology;
• crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection & Advisory:
- rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive: circa 61.000 nuovi contratti e 17,6 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nei primi nove mesi 2025, in aggiunta ai circa 125.000 nuovi contratti e 36,9 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nel 2023-2024;
- Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia a offrire nel corso del 2023 il SoftPOS di Nexi, soluzione che permette l’accettazione di pagamenti digitali contact-less da smartphone/tablet senza necessità di un terminale POS;
- nel quarto trimestre 2024, quotati su Borsa Italiana (Euronext) i primi sette ETF replica fisica della piattaforma D-X istituiti da Fideuram Asset Management Ireland tramite la Sicav AILIS (patrimonio gestito pari a circa 5 miliardi di euro a fine settembre 2025);
- arricchita l’offerta commerciale Soluzione Domani dedicata alla clientela Senior (oltre 65 anni e caregiver) con il lancio dell’iniziativa Senior Hub (“SpazioxNoi”), che prevede, in una prima fase, l’apertura di due centri multiservizi (a Milano e Novara) dedicati all’invecchiamento attivo, al benessere e all’aggregazione sociale;
- dal 1° gennaio 2024, InSalute Servizi è diventata TPA (Third Party Administrator) del fondo sanitario integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo e - gestendo anche tutti i clienti della Divisione Banca dei Territori che hanno polizze sanitarie di Intesa Sanpaolo Protezione - è quarta come TPA in Italia con oltre 1,5 milioni di pratiche all’anno;
- lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto.Lanciato un prodotto di finanziamento (multi-country) dedicato al raggiungimento di obiettivi green, nell’ambito dell’offerta S-Loan, in Slovacchia, Ungheria, Serbia e Croazia. Avviato un progetto per estendere l’offerta S-Loan a Bosnia-Erzegovina e Slovenia;
- a ottobre 2023 firmato il contratto per l’acquisizione del 99,98% di First Bank, banca commerciale rumena focalizzata sulla clientela retail e PMI; l’acquisizione, perfezionata a fine maggio 2024, ha rafforzato la presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo in Romania e offre nuove opportunità alle aziende italiane;
forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima:
□ supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:
- espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la povertà, mediante aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all'estero, abilitando la realizzazione di 64,5 milioni di interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025, con 53,1milioni di pasti, 4,4 milioni di posti letto, 6,4 milioni di medicinali e 636.000 capi di abbigliamento;
- occupabilità: programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nei primi nove mesi 2025 richieste di iscrizione da parte di oltre 2.500 studenti tra i 18 e i 29 anni, oltre 1.350 studenti intervistati e oltre 580 formati e in formazione con 23 corsi (circa 5.450 formati e in formazione dal 2019) e circa 2.500 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa nel 2019;
- disuguaglianze e inclusione educativa: rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane, nel quadro del programma di inclusione educativa
che nei primi nove mesi 2025 ha coinvolto oltre 2.700 scuole e oltre 22.600 studenti, supportando il merito e la mobilità sociale (circa 6.500 scuole coinvolte tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
- social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
- contributo previsto pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui0,9 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e dei primi nove mesi 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), di cui circa un miliardo di euro per gli importi destinati alle iniziative e circa 500 milioni di euro per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative;
□ forte focus sull’inclusione finanziaria:
- erogati 4,6 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nei primi nove mesi2025 (erogati 24,9 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
□ continuo impegno per la cultura:
- Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, su una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, hanno avuto circa 530.000visitatori nei primi nove mesi 2025, per un totale di circa 2.444.000 dal 2022 (ingresso gratuito per gli under 18)
Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2025 registra interessi netti pari a 3.680 milionidi euro, in diminuzione del 3,2% rispetto ai 3.800 milioni del secondo trimestre 2025 e del 6,6%rispetto ai 3.942 milioni del terzo trimestre 2024.
Le commissioni nette sono pari a 2.444 milioni di euro, in flessione dello 0,2% rispetto ai 2.449 milioni del secondo trimestre 2025. In dettaglio, si registra una diminuzione del 5,3% per le commissioni da attività bancaria commerciale e dello 0,4% per le commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,...), nel cui ambito si registra una diminuzione dell’ 8,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e un aumento del 2,4% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance pari a 8 milioni di euro nel terzo trimestre 2025 e a 3 milioni nel secondo trimestre 2025) e dell’ 1,2% per quella relativa ai prodotti assicurativi. Le commissioni nette del terzo trimestre 2025 crescono del 5,9% rispetto ai 2.307 milioni del terzo trimestre 2024.
In dettaglio, si registra una diminuzione del 4,4% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dell’ 8,4% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento del 42,6% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del 3,2% per quella relativa ai prodotti assicurativi e una diminuzione dell’ 1,2% per la componente relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 19 milioni nel terzo trimestre 2024).
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 450 milioni di euro, rispetto ai 460 milioni del secondo trimestre 2025 e ai 408 milioni del terzo trimestre 2024.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a 81 milionidi euro, rispetto ai 287 milioni del secondo trimestre 2025, con la componente relativa alla clientela che si colloca a 100 milioni rispetto a 96 milioni, quella di capital market che registra un saldo negativo per 115 milioni rispetto a un saldo positivo per 82 milioni e quella dell’attività di securities portfolio and treasury che diminuisce a 96 milioni da 109 milioni. Il risultato pari a 81milioni del terzo trimestre 2025 si confronta con i 150 milioni del terzo trimestre 2024, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela era stato di 78 milioni, quello della componente di capital market negativo per 17 milioni e quello dell’attività di securities portfolio
and treasury di 89 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 6.643 milioni di euro, in diminuzione del 5,1% rispetto ai 6.997 milioni del secondo trimestre 2025 e del 2,3% rispetto ai 6.802 milioni del terzo trimestre 2024.
I costi operativi ammontano a 2.714 milioni di euro, in aumento dell’ 1,9% rispetto ai 2.664milioni del secondo trimestre 2025, a seguito di una crescita del 3,7% per le spese del personale edel 6,3% per gli ammortamenti e di una diminuzione del 4,3% per le spese amministrative; i costi operativi del terzo trimestre 2025 scendono dello 0,8% rispetto ai 2.736 milioni del corrispondente trimestre 2024, a seguito di una diminuzione dello 0,8% per le spese del personale e del 3,1% per le spese amministrative e di una crescita del 3,8% per gli ammortamenti.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.929 milioni di euro, in diminuzione del 9,3% rispetto ai 4.333 milioni del secondo trimestre 2025 e del 3,4% rispetto ai 4.066 milioni del terzo trimestre 2024. Il cost/income ratio nel terzo trimestre 2025 è pari al 40,9%, rispetto al 38,1% del secondo trimestre 2025 e al 40,2% del terzo trimestre 2024.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 278 milioni di euro (comprendenti 8 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 281 milioni del secondotrimestre 2025 (che includevano 21 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina) e a 238 milioni del terzo trimestre 2024 (che includevano 16 milioni relativi all’esposizione a Russia e Ucraina).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 35milioni di euro (nessun apporto per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto agli 84 milioni del secondo trimestre 2025 (nessun apporto per l’esposizione a Russia e Ucraina) e ai 150 milioni del terzo trimestre 2024 (che includevano 72 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina).
Gli altri proventi netti registrano un saldo negativo per 2 milioni di euro, rispetto a un saldo positivo per 25 milioni di euro nel secondo trimestre 2025 e un saldo negativo per 2 milioni nel terzo trimestre 2024.
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al secondo trimestre 2025 e al terzo trimestre 2024.
Il risultato corrente lordo è pari a 3.614 milioni di euro, rispetto a 3.993 milioni del secondo trimestre 2025 e a 3.676 milioni del terzo trimestre 2024.
Il risultato netto consolidato è pari a 2.372 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
- imposte sul reddito per 1.152 milioni di euro;
- oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 64 milioni;
- effetti economici negativi derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte) per 17 milioni;
- tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) per 3
milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 7 milioni relativi a tributi
sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 4 milioni riguardanti Atlante.
Nel secondo trimestre 2025, la voce era ammontata a 41 milioni di euro, derivanti da oneri ante imposte per 2 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 8 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere, per 43 milioni relativi al fondo di garanzia assicurativo dei rami vita e per 4 milioni relativi a variazioni negative di fair value riguardanti Atlante. Nel terzo trimestre 2024 questa voce aveva registrato riprese di valore per un milione di euro, derivante dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 10 milioni riguardanti Atlante;
- un utile di pertinenza di terzi per 6 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 2.372 milioni di euro nel terzo trimestre 2025 si confronta con quello pari a2.601 milioni nel secondo trimestre 2025 e a 2.401 milioni nel terzo trimestre 2024.
Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2025 registra interessi netti pari a 11.112milioni di euro, in diminuzione del 6,8% rispetto agli 11.917 milioni dei primi nove mesi 2024.
Le commissioni nette sono pari a 7.328 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto ai 6.970 milioni dei primi nove mesi 2024. In dettaglio, si registra una diminuzione del 3,2% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dell’ 8,6% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento del 30,2% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del 4,1% per quella relativa ai prodotti assicurativi e una flessione dello 0,1% per la componente relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 20 milioni nei primi nove mesi 2025 e a 41 milioni neiprimi nove mesi 2024).
Il risultato netto consolidato è pari a 7.588 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
- imposte sul reddito per 3.656 milioni di euro;
- oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 189 milioni;
- effetti economici negativi derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 62 milioni;
- tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) per 53 milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 2 milioni relativi al fondo di risoluzione, per 7 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 21 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 43 milioni relativi al fondo di garanzia assicurativo dei rami vita e a variazioni positive di fair value per 3milioni riguardanti Atlante. Nei primi nove mesi 2024 questa voce era ammontata a 293 milioni di euro, derivanti da oneri ante imposte per 2 milioni relativi al fondo di risoluzione, per 349 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi italiano, per 2 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 19 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere, per 41 milioni relativi al fondo di garanzia assicurativo dei rami vita e per 16 milioni relativi a variazioni negative di fair value riguardanti Atlante;
- un utile di pertinenza di terzi per 22 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 7.588 milioni di euro nei primi nove mesi 2025 si confronta con quello pari a 7.167 milioni nei primi nove mesi 2024.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 1.372 milioni di euro, rispetto ai 1.311 milioni deiprimi nove mesi 2024.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a 633 milioni di euro, rispetto ai 251 milioni dei primi nove mesi 2024, con la componente relativa alla clientela che aumenta a 279 milioni da 228 milioni, quella di capital market che registra un saldo positivo per 57 milioni rispetto a un saldo negativo per 359 milioni e quella dell’attività di securities portfolio and treasury che diminuisce a 297 milioni da 382 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 20.432 milioni di euro, stabili rispetto ai 20.439 milioni dei primi nove mesi 2024.
I costi operativi ammontano a 7.956 milioni di euro, in diminuzione dello 0,4% rispetto ai 7.986milioni dei primi nove mesi 2024, a seguito di una diminuzione dello 0,9% per le spese del personale e dell’ 1,5% per le spese amministrative e di un aumento del 4,6% per gli ammortamenti.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 12.476 milioni di euro, in crescita dello 0,2% rispetto ai 12.453 milioni dei primi nove mesi 2024. Il cost/income ratio neiprimi nove mesi 2025 è pari al 38,9%, rispetto al 39,1% dei primi nove mesi 2024.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 783 milioni di euro (comprendenti 28 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 792 milioni dei primi nove mesi 2024 (che includevano 11 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 142 milioni di euro (comprendenti 20 milioni di riprese di valore per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 327 milioni dei primi nove mesi 2024 (che includevano 167 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina).
Gli altri proventi netti ammontano a 19 milioni di euro, rispetto agli 86 milioni nei primi nove mesi 2024.
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente ai primi nove mesi 2024.
Il risultato corrente lordo è pari a 11.570 milioni di euro, rispetto agli 11.420 milioni dei priminove mesi 2024
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2025 i finanziamenti verso la clientela sono pari a 421 miliardi di euro, in diminuzione dello 0,1% rispetto al 31 dicembre 2024 e dello 0,2% rispetto al 30 settembre 2024 (in diminuzione dello 0,3% rispetto al secondo trimestre 2025 e dell’ 1,6% rispetto ai primi nove mesi 2024 considerando i volumi medi (*)di periodo). Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 4.840 milioni di euro, in diminuzione dell’ 1,6% rispetto ai 4.920 milioni del 31 dicembre 2024. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.343 milioni di euro rispetto ai 1.120 milioni del 31 dicembre 2024, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2024), e un grado di copertura al 67,2% (68% a fine 2024). Le inadempienze probabili ammontano a 3.105 milioni di euro rispetto ai 3.438 milioni del dicembre 2024 e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 392 milioni di euro rispetto ai 362 milioni di fine 2024.
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.411 miliardi di euro, in aumento del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 2,4% rispetto al 30 settembre 2024. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 573 miliardi, in diminuzione dell’ 1,9% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 2,7% rispetto al 30 settembre 2024. La raccolta diretta assicurativa è pari a 179 miliardi, in aumento dello 0,9% rispetto al 31 dicembre 2024 e al 30 settembre 2024. La raccolta indiretta ammonta a 826 miliardi, in aumento del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 6% rispetto al 30 settembre 2024. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 486 miliardi, in crescita del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2024 e del 4,2% rispetto al 30 settembre 2024; la nuova produzione vita nei primi nove mesi 2025 ammonta a 12,9 miliardi di euro. La raccolta amministrata è pari a 340 miliardi, in crescita del 7,9% rispetto al 31 dicembre 2024 e dell’8,7% rispetto al 30 settembre 2024.
I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2025 - calcolati includendo l’impatto negativo di Basilea 4 e deducendo dal capitale (°) 5,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi 2025 - risultano pari a:
- 13,9% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,3% a fine 2024, 12,8% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4),
- 16,4% per il Tier 1 ratio (15,8% a fine 2024, 15,3% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4),
- 19,3% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2024, 18,4% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4).
I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2025 - calcolati non includendo nel capitale alcun utile dei primi nove mesi 2025 (°°)
- risultano pari a:
- 13,1% per il Common Equity Tier 1 ratio,
- 15,6% per il Tier 1 ratio,
- 18,5% per il coefficiente patrimoniale totale.
Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza - oltre a quanto precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali -sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto.
Con riferimento alla liquidità, Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
- un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 211 miliardi di euro a fine settembre 2025,
- un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile -esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale - e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a 286 miliardi di euro a fine settembre 2025,
- indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari a 142% (°) e Net Stable Funding Ratio pari a 122% (*)
- fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta - bancaria - da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per il 77% dalla componente retail,
- raccolta a medio lungo termine wholesale per 2,8 miliardi di euro nei primi nove mesi 2025, nel cui ambito operazioni benchmark di Additional Tier 1 per un miliardo di euro, di Tier 2 per 0,5 miliardi di euro da parte di Intesa Sanpaolo Assicurazioni e di obbligazioni bancarie garantite per 0,5 miliardi di euro da parte di VUB Banka (per l’ 86% collocate presso investitori esteri (^)).
L’indicatore MREL ratio, calcolato su Risk Weighted Assets, al 30 settembre 2025(*) è pari a 38% per il totale e a 22,3% per la componente subordinata (pari rispettivamente a 37,3% e 21,6% non includendo nel capitale alcun utile dei primi nove mesi 2025 (**)), rispetto a requisiti pari rispettivamente a 25,5% e a 18% comprensivi di un Combined Buffer Requirement pari a 4,5%.
Il leverage ratio al 30 settembre 2025 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea) è pari a 6,1% (5,8% non includendo nel capitale alcun utile dei primi nove mesi 2025 (**)), valore tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei.
* * *
Al 30 settembre 2025, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 3.762sportelli bancari - 2.823 in Italia e 939 all’estero - e 90.679 persone.
Dichiarazione Ceo Messina:
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel primo semestre del 2025: Intesa Sanpaolo vede consolidarsi un ruolo unico tra le grandi banche europee, essendo in grado di assicurare un ROE del 20%, con uno dei più elevati shareholder returns in combinazione con la promozione di un programma dalla vasta portata volto alla riduzione delle ineguaglianze e al supporto delle persone in maggiore difficoltà. Una società più inclusiva è una società più forte anche per il tessuto economico che la costituisce.
“Il primo semestre chiude con un utile netto di 5,2 miliardi, il miglior semestre di sempre. Ricavi, Commissioni e Attività assicurativa hanno raggiunto livelli record.
“Per il 2025, ci attendiamo un utile netto di ben oltre i 9 miliardi di euro, grazie al forte potenziale di crescita organica della Banca.
“Con una delle remunerazioni per gli azionisti più elevate nel panorama bancario europeo, quest’anno restituiremo almeno 8,2 miliardi di euro agli azionisti, considerando il saldo dividendo di maggio, il buyback avviato a giugno e il prevedibile interim dividend di novembre. Ulteriori distribuzioni di capitale saranno quantificate a fine esercizio.
“La nostra Banca dispone di un modello di business unico in Europa, fondato sulla leadership nei servizi a famiglie e imprese, su una componente Wealth Management, Protection & Advisory di primaria importanza, su una gestione internazionale improntata all’efficienza e su un’offerta digitale tecnologicamente avanzata. A questi elementi si aggiungono lo status di Banca ‘Zero NPL’ e un profilo ESG di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.
“La solidità dei risultati, la sostenibilità della crescita, la robustezza patrimoniale e il basso profilo di rischio ci permettono di svolgere un ruolo unico a supporto dell’economia reale e sociale.
“Nel primo semestre del 2025, abbiamo erogato 29,2 miliardi di euro a famiglie e imprese in Italia, con una crescita del 44%, e 41,7 miliardi di euro complessivamente a livello di Gruppo.
“Alle nostre persone sono state destinate risorse per 3,2 miliardi di euro. Il 35% dei dividendi cash - pari a 3,7 miliardi di euro maturati nel semestre - è destinato a famiglie italiane e Fondazioni azioniste. Le imposte generate nel semestre ammontano a 3,2 miliardi di euro.
“Confermiamo il nostro impegno per la coesione sociale, con un programma di interventi da 1,5 miliardi di euro da realizzare entro il 2027, supportato da mille persone della Banca. A oggi, 800 milioni di euro sono già stati investiti.
“I clienti sono al centro delle nostre strategie e prospettive di sviluppo. La loro fiducia nella solidità della Banca, insieme al rapporto con i nostri professionisti del credito e della consulenza, è un motore fondamentale della nostra crescita.
"In un contesto di volatilità dei mercati e di tassi d’interesse in evoluzione, affrontiamo le sfide da una posizione di forza grazie a un modello di business resiliente, efficiente e ben diversificato. Il risparmio affidato da famiglie e imprese ha raggiunto circa 1.400 miliardi di euro, in crescita di 37 miliardi rispetto al primo semestre del 2024.
“Siamo primi nell’Eurozona per l’incidenza delle commissioni e dell’attività assicurativa sul totale dei ricavi.
“La forte disciplina sui costi ci consente di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di efficienza operativa, con un cost/income ratio al 38,0%. Il flusso contenuto di crediti deteriorati porta il costo del rischio annualizzato in calo a 24 punti base.
“La generazione di capitale rimane robusta: il CET1 ratio è pari al 13,5%. Nel semestre, abbiamo incrementato il CET1 ratio di circa 65 punti base, confermando la capacità della Banca di generare capitale in modo solido e costante. Tale capacità ci mette nelle condizioni di dare corso a distribuzioni significative a favore degli azionisti.
“L’innovazione tecnologica è un fattore chiave del nostro successo. Abbiamo già investito 4,6 miliardi di euro in tecnologia all’avanguardia e assunto circa 2.350 specialisti, posizionando la Banca tra i leader europei nella trasformazione digitale.
“Isybank, la nostra banca digitale lanciata solo due anni fa, ha già raggiunto il milione di clienti, conferma del successo della nostra strategia digitale.
“Siamo fortemente impegnati nella transizione ambientale. Dal 2021 al primo semestre del 2025, abbiamo erogato 78,6 miliardi di euro a sostegno della Green Economy, di cui 14 miliardi di euro dal 2022 destinati all’economia circolare. Il 93% dei nostri approvvigionamenti di energia elettrica proviene da fonti rinnovabili.
“La qualità delle nostre persone è un elemento determinante per generare risultati solidi e sostenibili. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti e ringrazio tutte le nostre persone per il loro contributo straordinario.
“Il nostro modello di business ben diversificato, la nostra solidità patrimoniale e la forte capacità di generare reddito sono i pilastri del successo di Intesa Sanpaolo. Siamo convinti che il potenziale già presente all’interno del Gruppo confermerà la nostra banca leader in Europa anche per i prossimi anni.”
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