10 Ottobre 2025
Vendita diretta
Il Governo ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2023/2225 (CCD II) sulla riforma del credito al consumo. Una mossa accolta positivamente da Univendita-Confcommercio, la principale associazione italiana della vendita diretta, che vede nella nuova normativa un passo importante a favore di imprese e consumatori.
“Siamo lieti che il Governo abbia tenuto conto delle nostre osservazioni, tutelando molte importanti aziende che erogano dilazioni di pagamento a beneficio dei clienti senza interessi, sanzioni o altri costi, e senza istruttorie sul merito creditizio”, ha dichiarato Ciro Sinatra, presidente di Univendita-Confcommercio.
La normativa, secondo Sinatra, valorizza un modello di pagamento che si è dimostrato efficace per incentivare il consumo di beni durevoli e servizi, sostenendo al tempo stesso la domanda interna in un momento economico complesso. “È una scelta che aiuta l’economia italiana in un frangente delicato, in cui è necessario conciliare la tenuta dei conti pubblici con il sostegno alla crescita”, ha aggiunto.
La direttiva UE 2023/2225, entrata in vigore lo scorso ottobre, punta a rendere il credito al consumo più trasparente, responsabile e accessibile. Una delle novità principali riguarda l’estensione delle regole a una gamma più ampia di operatori, includendo non solo banche e finanziarie, ma anche fornitori di beni o prestatori di servizi. È proprio questa apertura che ha spinto Univendita a mobilitarsi durante la consultazione pubblica avviata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
L’associazione aveva chiesto maggiore chiarezza sulle definizioni di “creditore” e “fornitore”, evidenziando l’assenza di riferimenti precisi nel Testo Unico Bancario (TUB). “Abbiamo chiesto che queste definizioni vengano esplicitate o almeno chiarite tramite atti ricognitivi, per evitare incertezze applicative che potrebbero penalizzare il nostro comparto”, ha spiegato Sinatra.
Il modello della dilazione gratuita è una delle caratteristiche distintive delle imprese associate a Univendita, che operano nel settore della vendita diretta a domicilio. Si tratta di un’offerta che permette ai clienti di dilazionare i pagamenti in più rate, senza costi aggiuntivi o interessi, e senza attivare complesse procedure di valutazione del merito creditizio.
“Il decreto offre finalmente certezze a un comparto che propone soluzioni di pagamento flessibili, sostenibili e personalizzate”, sottolinea Sinatra. “Queste formule hanno un impatto positivo sui consumi e rappresentano un’alternativa concreta e responsabile rispetto al ricorso al credito tradizionale”.
Dopo l’approvazione preliminare in Consiglio dei Ministri, lo schema di decreto passa ora all’esame delle commissioni parlamentari competenti, che dovranno esprimere i loro pareri. Il testo dovrà essere approvato in via definitiva entro il 2026, quando terminerà il periodo di applicazione della vecchia direttiva sul credito al consumo (2008/48/CE).
Univendita ha già annunciato che seguirà con attenzione il percorso parlamentare, con l’obiettivo di preservare le tutele ottenute e promuovere un modello che – secondo l’associazione – “concilia accessibilità e responsabilità, generando benefici per le famiglie, per le imprese e per l’intero sistema economico”.
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