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Shell, verso l'acquisto di BP, fusione da 300 miliardi, ma la "conchiglia" smentisce: "falso sono solo speculazioni"

Shell (valore: 208 miliardi, debito netto di 38,8 mld) smentisce le indiscrezioni di Wall Street Journal in merito alle trattative per l'acquisizione del competitor Bp (valore: 80 mld, debito di 23, azioni in calo: -23%); obiettivo del leader petrolifero: performance, disciplina e semplificazione

27 Giugno 2025

Shell, verso l'acquisto di BP, fusione da 300 miliardi, ma la "conchiglia" smentisce: "falso sono solo speculazioni"

Shell procede verso l'acquisto di BP. Si tratta di una fusione dal valore di 300 miliardi; tuttavia la "conchiglia" smentisce, affermando che si tratta solamente di speculazioni di mercato. Già nel mese di maggio, Bloomberg News aveva trasmesso una notizia relativa a delle trattative preliminari in merito a una possibile fusione tra le due aziende petrolifere. 

Il valore di Shell e PB 

Il portavoce del leader petrolifero dichiara che si tratta solamente di speculazioni di mercato. Mercoledì, Wall Street Journal ha riportato indiscrezioni circa l'esistenza di trattative iniziali circa l'acquisizione da parte di Shell del competitor britannico BP. Attualmente, BP ammonta ad un valore di 80 miliardi di dollari, archiviando il 2024 con un utile netto pari a 8,9 miliardi di dollari, con ricavi di 195 miliardi di dollari (in calo del 9% rispetto al 2023), con un debito netto di 23 miliardi ed un calo del 23% relativo alle sue azioni dell'ultimo anno. Tenendo conto di queste informazioni e del premio di acquisizione, una potenziale acquisizione, ad oggi, potrebbe, comunque, arrivare a superare gli 83 miliardi di dollari di Exxon Mobil (avvenuta negli anni '80). La capitalizzazione di mercato di Shell, invece, varrebbe 208 miliardi di dollari. Nel 2024 ha riportato ricavi pari a 284.312 milioni di dollari, nel 2024 (in calo rispetto all'anno precedente) ed un utile netto di circa 16 miliardi di dollari. Nell'ultimo quadrimestre del 2024 l'azienda avrebbe registrato un debito di 38,8 miliardi di dollari. 

Ragioni che hanno indotto le indiscrezioni

Sebbene il portavoce di Shell abbia smentito l'esistenza di tali trattative, il portavoce di BP si è rifiutato di esprimersi in merito alle indiscrezioni di WSJ. Le ragioni che potrebbero avere indotto tali indiscrezioni potrebbero risiedere sia nella posizione di forza in cui si trova Shell, sia nella debole performance di BP. Inoltre, una possibile fusione permetterebbe maggiori economie di scala, aumentando la competitività nel settore petrolifero. Tuttavia, se un'acquisizione dovesse, in futuro avvenire, non mancherebbero, sicuramente, degli ostacoli nel percorso. Innanzitutto, l'operazione subirebbe una severa verifica da parte dell'antitrust. In aggiunta, il processo d'integrazione non sarebbe, di certo, immediato. 

Prospettive future 

La notizia della fusione ha, comunque, provocato un incremento delle azioni BP a +10% nella sessione di New York, con un successivo assestamento a +2%. Shell, invece, ha registrato un calo di circa -0,7%, ciò riflette le preoccupazioni relative alle turbolenze regolatorie e ai costi elevati legati a una fusione del genere. Sebbene le trattative siano state smentite, la situazione mostra che un'eventuale acquisizione sarebbe fattibile per i seguenti motivi: asimmetria finanziaria, vulnerabilità di BP e dinamiche di mercato che favorirebbero una fusione. In ogni modo, Shell dichiara di essere attualmente concentrata sulla propria performance interna, sulla disciplina e sul processo di semplificazione. 

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