20 Giugno 2025
Stefano Pessina liquida una holding lussemburghese e riorganizza la struttura dopo la cessione di Walgreens. A trent’anni dalla sua costituzione, Stefano Pessina – già principale azionista e manager del colosso americano della distribuzione farmaceutica Walgreens Boots Alliance, recentemente ceduto al fondo di private equity Sycamore Partners – avvia una semplificazione della sua struttura societaria, facendo scomparire una delle due holding lussemburghesi e accorciando la catena di controllo.
Qualche giorno fa, nel Granducato di Lussemburgo, un procuratore di NewCip II, l’altra cassaforte di Pessina, si è presentato davanti al notaio Marc Elvinger in qualità di socio unico di Alliance Santa Participations (Asp), costituita nel 1995.
La controllante ha deliberato lo scioglimento della controllata, che aveva un capitale di 30 milioni di euro, suddiviso in 195.380 azioni dal valore nominale. Nel 2023, Asp, che aveva tra i membri del consiglio anche Ornella Barra (partner di Pessina nella vita e negli affari), ha registrato un utile di 181,1 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 184,6 milionidel 2022.
L’intero utile è stato riportato a nuovo, facendo salire il totale della voce a oltre 7,3 miliardi di euro. Tuttavia, nell’anno precedente, i soci si erano remunerati con una cedola da 200 milioni. Nello stesso periodo, l’indebitamento della holding è salito da 51 a 66 milioni di euro, mentre gli asset sono rimasti stabili a 7,5 miliardi.
Nel 2023, NewCip II, che ha un capitale sociale di 1,2 miliardi, ha chiuso il suo terzo bilancio con un utile di 24,5 milioni, anch’esso riportato a nuovo in presenza di perdite pregresse pari a 76,4 milioni. Gli asset complessivirisultano pari a 8,1 miliardi di euro.
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