01 Ottobre 2024
La fusione tra UniCredit e Commerzbank prosegue ma il governo italiano ha anticipato la propria posizione, esprimendo un'opposizione categorica a qualsiasi trasferimento della sede legale della nuova entità bancaria al di fuori del territorio nazionale. L'obiettivo dichiarato è quello di preservare la centralità di Milano come sede del quartier generale, anche attraverso l'eventuale esercizio dei poteri speciali previsti dalla normativa sul golden power. Nonostante le rassicurazioni di UniCredit, che ha smentito l'ipotesi di uno spostamento della sede, la questione resta al centro del dibattito.
L'obiettivo del governo italiano è garantire che la fusione non comporti una riduzione dei posti di lavoro o un indebolimento del sistema bancario nazionale, dovuto a una possibile delocalizzazione delle attività in Germania. In questo scenario, il ruolo di UniCredit, uno dei protagonisti del settore finanziario italiano, rende la questione ancora più delicata. A tal proposito, l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha ribadito l’impegno a mantenere la sede operativa in Italia, cercando di dissipare i timori riguardo a un eventuale trasferimento.
Nell' incontro tra Orcel e Bettina Orlopp, CEO di Commerzbank, si è discusso di un possibile piano di integrazione. Orcel, sebbene aperto alle fusioni transfrontaliere, ha sottolineato la necessità di ulteriori valutazioni per garantire che l’operazione sia vantaggiosa per entrambe le parti. Anche Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha espresso il suo sostegno alle fusioni bancarie internazionali, definendole un passo positivo verso un sistema bancario europeo più integrato e resiliente.
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