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Environmental Defense Fund Europe, al via la riduzione delle emissioni di metano al centro del PNIEC: non solo nucleare e rinnovabili

Il PNIEC può essere uno strumento efficace se correlato da soluzioni concrete; riduzione delle emissioni di metano essenziale per gli obiettivi di decarbonizzazione

04 Luglio 2024

Environmental Defense Fund Europe, al via la riduzione delle emissioni di metano al centro del PNIEC: non solo nucleare e rinnovabili

Le parole di Flavia Sollazzo, Senior Director EU Energy Transition di Environmental Defense Fund Europe

"Il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima ha il potenziale per essere uno strumento efficace per garantire che le politiche energetiche e climatiche siano allineate e contribuiscano agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo e globale. Proprio per questo è necessario che il PNIEC venga utilizzato al meglio, indicando soluzioni concrete. La riduzione delle emissioni di metano è considerata un elemento essenziale in questa transizione, sia per la resilienza del sistema energetico europeo che per garantire, insieme ad una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

Come Environmental Defense Fund Europe accogliamo con favore le misure delineate nel PNIEC, a partire dalla necessità di migliorare la misurazione e la rendicontazione delle emissioni di metano lungo tutta la catena di approvvigionamento del settore energetico, ponendo fine alle pratiche di venting e flaring e limitando l'impronta delle emissioni di metano delle importazioni. È inoltre incoraggiante vedere come il Piano italiano integri e riconosca la necessità di tecnologie avanzate, tra cui droni e satelliti, per monitorare e gestire le emissioni in modo più efficace.

La Strategia energetica esterna dell'UE e il piano REPowerEU pubblicato dalla Commissione nel 2022 dimostrano che è possibile conciliare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico con gli obiettivi di decarbonizzazione. Siamo lieti di constatare che l'impegno per la riduzione delle emissioni di metano nella filiera dell'Oil & Gas sia stato esplicitamente indicato anche nel PNIEC sul fronte delle politiche di cooperazione con i Paesi africani e mediterranei e nell'ambito del Piano Mattei, i cui interventi concreti avranno al centro la connessione clima-energia. In questo modo sarà possibile rafforzare il ruolo strategico dell'Italia nella promozione di solide partnership che guardino alla decarbonizzazione della regione supportando i Paesi produttori ad allinearsi agli obblighi del Regolamento UE sul metano.

A questo proposito, EDFE ha contribuito anche con il lancio del satellite MethaneSAT a marzo. A partire dal 2025, i suoi dati saranno disponibili al pubblico, comprese le autorità, gli istituti di ricerca e i governi, consentendo un monitoraggio costante in tutte le aree, in particolare quelle da cui i Paesi europei importano gas. L'Italia ha già compiuto progressi significativi nella riduzione delle emissioni di metano, ma è fondamentale affrontare anche le emissioni legate al gas importato per avere un impatto globale efficace. Accogliamo con favore l'impegno del governo italiano in questa direzione, ma è fondamentale che queste misure si traducano presto in progetti e azioni concrete per contribuire in modo significativo alla lotta contro il riscaldamento globale".

 

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