07 Marzo 2024
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Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding SpA ha approvato oggi il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2023. I risultati della gestione evidenziano i seguenti dati consolidati:
Nel 2023:
Il Gruppo Azimut ha registrato una raccolta netta nel 2023 pari a € 6,9 miliardi, di cui € 3,2 miliardi (46%) sono stati raccolti in prodotti di risparmio gestito. Al 31 dicembre 2023, le masse totali hanno raggiunto € 90,8 miliardi (2022: € 78,9 miliardi), segnando un aumento del 15% rispetto al 2022 e con un'incidenza del business internazionale del 47%. Il patrimonio totale medio 2023 è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si è attestato a € 85,0 miliardi (€ 76,9 miliardi nel 2022, al netto dei € 6,4 miliardi relativi al deconsolidamento di Sanctuary).
Nel segmento Private Markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con € 1,5 miliardi di raccolta netta e AuM pari a € 8,1 miliardi (14x rispetto all’inizio del 2020) e una piattaforma che vanta oltre 70 prodotti tra le varie asset class al 31 dicembre 2023. I private markets rappresentano il 13,3% delle masse gestite, una crescita significativa rispetto al 2019 quando questo segmento costituiva solo l'1% degli asset. Un risultato che proietta il Gruppo verso l'obiettivo di raggiungere almeno il 15% entro la fine del 2024, riflettendo il continuo slancio e impegno in questo settore.
I ricavi totali di Azimut Holding ammontano a € 1.312 milioni nel 2023 rispetto a € 1.290 milioni nel 2022 (€ 1.237 milioni al netto di Sanctuary), nonostante il deconsolidamento di Sanctuary. Le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a € 1.138 milioni nel 2023 (rispetto a € 1.054 milioni al netto di Sanctuary o € 1.098 milioni nel 2022), in aumento dell'8% rispetto all'anno precedente grazie alla crescita delle masse totali e all'introduzione del nuovo pricing a partire da aprile 2022. Ulteriori fattori trainanti sono stati l'espansione della piattaforma dei private markets in Italia, nonché la crescita e l’allargamento del perimetro in Australia. I ricavi assicurativi ammontano a € 111 milioni nel 2023 rispetto a € 96 milioni nel 2022, con l'incremento guidato dalla crescita del business ricorrente e dalle maggiori commissioni di performance (€ 18 milioni nel 2023 vs. € 4 milioni nel 2022). Ciò nonostante, i ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento e delle gestioni patrimoniali che si attestano a € 18 milioni nel 2023. Queste si confrontano con i € 46 milioni nel 2022, favoriti dalla cristallizzazione delle commissioni di performance secondo il vecchio metodo di calcolo, prima dell'introduzione del già citato nuovo pricing.
I costi operativi totali sono diminuiti del 2% a € 725 milioni (rispetto a € 738 milioni nel 2022 o € 680 milioni al netto di Sanctuary). Il miglioramento è spiegato dal deconsolidamento di Sanctuary e da minori ammortamenti e accantonamenti. Tuttavia, ciò è stato parzialmente assorbito dal cambio di perimetro di consolidamento domestico e in Australia oltre che dalla crescita organica dei costi generali e delle spese amministrative. I costi di distribuzione ammontano a € 389 milioni (vs. € 421 milioni nel 2022 o € 376 al netto di Sanctuary), beneficiando da un lato di una minore remunerazione variabile associata alla rete italiana, a fronte però di maggiori indennità di fine rapporto ai consulenti finanziari italiani legata alla stabilizzazione della curva dei rendimenti e di una maggiore remunerazione variabile in alcuni Paesi esteri per la continua crescita. I costi generali e le spese amministrative aumentano a € 310 milioni (vs. € 278 milioni nel 2022 o € 264 milioni al netto di Sanctuary), con l'aumento quasi equamente guidato dalla crescita organica e dal cambio di perimetro domestico e in Australia. Mentre l'andamento di questi costi è stato sostanzialmente stabile in Italia rispetto all'anno precedente, il Gruppo ha continuato a investire nell'espansione dell'attività internazionale. Gli ammortamenti e gli accantonamenti sono diminuiti a € 25 milioni (contro i € 39 milioni nel 2022), grazie all'effetto positivo del rilascio di un accantonamento per cause legali che si sono concluse favorevolmente e di un accantonamento relativo ad un fondo pensione garantito che non si è concretizzato.
L'utile operativo è cresciuto del 7% a € 587 milioni (rispetto a € 551 milioni nel 2022 o € 557 milioni al netto di Sanctuary) e il margine operativo si è attestato al 45% grazie allo sviluppo dei ricavi totali superiore ai costi.
Le imposte sul reddito ammontano a € 161 milioni nel 2023 rispetto a € 139 milioni nel 2022, incluso il già annunciato onere fiscale una tantum di € 19 milioni relativo alla transazione con l'Agenzia delle Entrate nell'aprile 20235.
L'utile netto adjusted ammonta a € 454 milioni nel 2023 (rispetto a € 402 milioni nel 2022), in aumento del 13%.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine dicembre 2023 risulta positiva per circa € 392 milioni. Questo dato si confronta con i € 293 milioni di fine dicembre 2022, tenuto conto del pagamento del dividendo per cassa di € 1,30 per azione e del dividendo relativo agli strumenti finanziari partecipativi per un importo totale di € 234 milioni. Inoltre, nel 2023 sono state fatte acquisizioni e investimenti per ca. € 182 milioni e versamenti per ca. € 126 milioni per acconti d’imposta, contenzioso fiscale, bollo virtuale e riserve matematiche.
Nel 2023 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 114 nuovi ingressi di consulenti finanziari e private banker in Italia, portando il totale del Gruppo Azimut a fine dicembre a 1.837 unità.
Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding SpA ha deliberato in data odierna di proporre all’Assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 24 aprile 2024, la distribuzione per le azioni in circolazione al netto delle azioni proprie detenute dalla società, di un dividendo totale ordinario di € 1,40 per azione al lordo delle ritenute di legge (pari ad un dividend yield del 5,1% ai prezzi attuali). Il dividendo lordo di € 1,40 sarà pagato per € 1,00 in contanti e per il resto in azioni proprie. Il numero di azioni da pagare come dividendo è stato fissato sulla base del prezzo di chiusura del 6 marzo 2024 ed è pari a 2.029.823 azioni. Tale numero di azioni non sarà modificato in nessun caso alla data di stacco del dividendo8. La data di pagamento del dividendo è prevista per il 22 maggio 2024, con stacco cedola il 20 maggio 2024 e record date 21 maggio 2024.
Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di febbraio 2024 una raccolta netta positiva per € 446 milioni, di cui circa la metà proveniente da prodotti di risparmio gestito con un forte contributo da vari closing di prodotti di private markets e club deal. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine febbraio a € 93,7 miliardi, di cui € 62,5 miliardi fanno riferimento alle masse gestite. Obiettivi per l'intero anno 2024 Sulla base dei solidi risultati operativi raggiunti e della determinazione a perseguire la propria strategia di crescita sostenibile e di creazione di valore per gli azionisti, il Gruppo conferma gli obiettivi per il 2024, stimando, in condizioni normali di mercato, un utile netto di € 500 milioni, una raccolta netta totale sopra i € 7 miliardi anche grazie alle partnerships, 15% di masse gestite in private markets, nonché un utile netto gestionale estero di € 150 milioni su base annua.
Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo, sottolinea: “Abbiamo superato l’obiettivo di utile netto del 2023 e siamo in linea per superare anche quello del 2024 pari a € 500 milioni; ringrazio per questo tutti i miei colleghi “Azimutiani” operanti in Italia e nei 17 paesi esteri dove siamo presenti. Nell’anno in cui restituiremo i € 500 milioni dell’ultimo bond in scadenza, proponiamo all’Assemblea di pagare un dividendo lordo di €1,40 di cui lo € 0,40 in azioni, calcolando il numero in base al prezzo di chiusura di ieri. Essendo nostra intenzione senza cambiare minimamente la strategia del Gruppo, di far emergere il valore dell’azione Azimut Holding tramite una o più operazioni speciali, siamo convinti che la parte in azioni del dividendo, se mantenuta nel tempo dai nostri azionisti, esprimerà un valore superiore allo € 0,40 per azione visibile oggi.”
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