17 Gennaio 2024
Tim
TIM, nell’ambito delle attività volte al closing dell’operazione di cessione di NetCo e in seguito alla firma del transaction agreement con Optics BidCo (società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. "KKR"), comunica di aver ricevuto l’assenso all’esecuzione dell’operazione medesima ai fini della normativa Golden Power. Il fondo statunitente KKR ha messo sul piatto 20 miliardi che potrebbero diventare 22 con la fusione con Open Fiber.
Palazzo Chigi in una nota spiega: “La delibera del Consiglio dei ministri recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio.
Si prevede un ruolo del Governo nella definizione delle scelte strategiche, vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti alla sicurezza, alla difesa e alla strategicità della rete e dei relativi asset. Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate”.
Il provvedimento autorizzativo, con il quale il Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni, ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento. Si tratta di impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione.
Netco è un’unità che comprende la rete primaria, la rete secondaria e le attività wholesale domestiche e internazionali. La rete primaria è quella in rame e in fibra ottica che serve i cabinet, ovvero gli armadietti ai bordi delle strade nelle città, nonché i collegamenti ultra-broadband, cioè di accesso a internet con velocità superiori a 30 Mbps dei clienti finali. Essa viene gestita interamente da TIM. La rete secondaria è quella in rame che collega l’armadietto di strada alla casa del cliente ed è fornita da FiberCop consentendo l’accesso ai vari operatori. FiberCop è una società controllata da TIM per il 58%, con KKR che ha una quota del 37,5% e Fastweb che detiene una partecipazione del 4,5%.
Il mercato wholesale permette di accelerare ulteriormente il deployment della rete in fibra, prendendo vantaggio dagli investimenti e dai ritorni del mercato delle infrastrutture. L’attività è gestita da Sparkle, società specializzata nei cavi sottomarini, con una rete di 560 mila chilometri in fibra ottica estesa dal Mar Mediterraneo, all’Oceano Atlantico e Indiano. NetCo quindi rappresenta il primo caso in Europa di un polo di infrastrutture e tecnologie di rete in fibra per tutto il mercato e che manifesta una presenza su tutto il territorio nazionale.
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