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5G, Wind Tre punta le infrastrutture di Opnet, ex Linkem, che porta in dote i 60 Mhz di spettro a disposizione

Sul 5G Wind Tre ha stretto accordi già con Fastweb nel 2019 e con Iliad per lo sviluppo della rete attraverso la Zefiro

05 Gennaio 2024

Wind Tre sta mostrando crescente interesse alla parte infrastrutturale di Opnet, ex Linkem, per lo sviluppo del 5G, grazie ai 60 Mhz di spettro a disposizione di Opnet nella banda 3.5-3.7.
Wind Tre ha concluso già accordi con Fastweb, nel 2019, per lo sviluppo comune della rete 5G e con Iliad per lo sviluppo della rete attraverso la società Zefiro.  

Linkem, fondata nel 2001 da Davide Rota, ha cambiato nome in Opnet nel 2022, dopo l’operazione di scorporo societario del ramo retail e della sua fusione per incorporazione in Tiscali, società fondata da Renato Soru, pioniere di internet in Italia. E’ per la parte restante, che riguarda l’infrastruttura, che a fine 2023 sarebbero partite le prime discussioni tra Wind Tre e Opnet.

L'operazione che bolle in pentola per Wind Tre si tradurrebbe in un vantaggio strategico, perché le frequenze Opnet servirebbero a integrare i 20 MHz nella banda 3,6-3,8 GHz e i 200 MHz in quella “millimetrica” 26,5-27,5 GHz, che furono il corrispettivo per Wind Tre dei 516,7 milioni di euro dell’asta per le frequenze 5G di ottobre 2018, un colpo da 6,55 miliardi di euro per lo Stato. Quell’asta miliardaria ridisegnava allora gli equilibri del settore, con Tim e Vodafone a guidare nella classifica degli esborsi: 2,4 miliardi di euro a testa.

La ex Linkem ha puntato sul suo core business del fixed wireless access, tecnologia ultrabroadband “fissa” ma con ultimo miglio coperto con frequenze “millimetriche” del 5G, considerata un’alternativa ai collegamenti in fibra fibra fino a casa o fibra con l’ultimo tratto in rame. Ineludibile nelle aree dove quelle soluzioni non sono praticabili per l’impossibilità di scavare o per i costi eccessivi in zone isolate.

L’operazione con Optec cade in un contesto molto caldo della telefonia, che vede maturare alleanze, accordi, occupando i titoli dei quotidiani.
Wind Tre è in trattativa col fondo svedese Eqt per lo scorporo, e il closing dell’operazione, è fissato al 12 febbraio prossimo. Secondo indiscrezioni, più vicina a una soluzione è la partita Vodafone-Iliad, in cui si inserisce anche l’elvetica Swisscom, casa madre di Fastweb. In tutto ciò si inserisce la questione di Zefiro, jv di WindTre e Iliad.
Inoltre, Tim ha avuto l’ok del CdA alla “madre di tutte le operazioni di scorporo” ossia la separazione e vendita della rete, che vede coinvolti l’ex monopolista e Kkr con il Mef.

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