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TIM, Financial Times: "KKR processo sbagliato, era necessaria assemblea azionisti", il Presidente Rossi: "Nulla di nebuloso, al CdA responsabilità esclusiva, è la legge italiana"

Financial Times: "KKR, buon affare ma processo sbagliato, era necessario il voto degli azionisti per l'approvazione", Rossi, Presidente TIM: "Non c'è nulla di nebuloso, la legge italiana assegna al Consiglio di Amministrazione la responsabilità esclusiva"

09 Novembre 2023

TIM, Financial Times: "KKR processo sbagliato, era necessaria assemblea azionisti", il Presidente Rossi: "Nulla di nebuloso, al CdA responsabilità esclusiva, è la legge italiana"

Dopo la vendita di Netco a KKR da parte di TIM, sul Financial Times dello scorso martedì, in particolare nella Lex Column del numero, appare un articolo titolato “Telecom Italia: buon affare, processo sbagliato”.

La suddetta frase del Financial fa riferimento all’operazione di vendita della rete fissa, considerata buona e conveniente, e al relativo processo di vendita, ritenuto invece poco limpido, aggiungendo che “approvare l'operazione senza un voto degli azionisti" non solo è una cattiva idea ma addirittura "non sarebbe ammissibile nel Regno Unito". 

Di risposta all’articolo, il Presidente di TIM Salvatore Rossi interviene con una lettera pubblicata sul quotidiano finanziario anglosassone per difendere l’itinere utilizzato (l’approvazione a maggioranza del CdA con 11 voti favorevoli su 14) per l’approvazione della proposta di KKR.

Nella lettera si legge: "Vi ringraziamo per l'apprezzamento espresso nella sostanza dell'operazione ma vogliamo anche sottolineare come la legge italiana assegni al Consiglio di amministrazione la responsabilità esclusiva per qualsiasi decisione che non comporti una modifica dell'oggetto sociale, indipendentemente dalla rilevanza della decisione.

Il Codice Civile italiano è stato riformato in tal senso nel 2003 proprio per evitare qualsiasi tentativo da parte del Consiglio di scaricare le proprie responsabilità sulle spalle degli azionisti.

Per quanto riguarda nello specifico questa operazione, non c'è dubbio che Tim continuerà, dopo la vendita, a installare e gestire reti di telecomunicazione e a fornire questi servizi.

Quindi non c'è nulla di 'nebuloso'. È la legge del nostro Paese.

Come osserva giustamente Lex, si tratta di 'un buon affare', che è stato gestito attraverso un processo chiaro in tutte le sue fasi. Grazie al Consiglio, che ha adempiuto correttamente alle proprie responsabilità, per la prima volta in più di due decenni Tim ha ora davanti a sé opzioni strategiche attraenti".

La lettera del Presidente Rossi, quindi, fa riferimento al processo secondo il quale, negli scorsi 3, 4 e 5 novembre, il CdA di TIM ha esaminato e approvato a maggioranza (11 voti favorevoli su 14) l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) relativamente all’acquisto di attività inerenti alla rete fissa di TIM (NetCo).

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