Sabato, 13 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Snam, nel I° semestre 2023 ricavi a € 1,9 mld (18,4%), EBITDA a € 1,2 mld (+5,7%)

Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam: "A inizio luglio è stata messa in esercizio la nave FSRU Golar Tundra a Piombino e la capacità degli stoccaggi risulta ad oggi pari a circa l’87%. Emissioni di gas metano a -32% rispetto allo stesso periodo del 2022"

27 Luglio 2023

Snam, nel I° semestre 2023 ricavi a € 1,9 mld (18,4%), EBITDA a € 1,2 mld (+5,7%)

Snam, sotto approvazione del Consiglio di Amministrazione, ha pubblicato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.

Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, ha commentato: “Nel primo semestre 2023 abbiamo ottenuto solidi risultati in uno scenario complesso, caratterizzato da incertezza geopolitica, volatilità dei prezzi delle commodities e tassi di interesse in crescita. A inizio luglio è stata messa in esercizio la nave FSRU Golar Tundra a Piombino e la capacità degli stoccaggi risulta ad oggi pari a circa l’87%. Inoltre, abbiamo raggiunto importanti progressi nella realizzazione dei progetti per la sicurezza e la  transizione energetica del nostro piano strategico e nella riduzione delle emissioni di gas metano con un -32% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo ci consente di confermare i target finanziari a fine anno e guardare con maggior serenità al prossimo inverno rimanendo focalizzati sugli obiettivi di medio-lungo termine.”

Ricavi totali

I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 1.889 milioni di euro, in aumento di 294 milioni di euro (+18,4%) rispetto al primo semestre 2022.

I ricavi dei business della transizione energetica hanno registrato un significativo incremento (+245 milioni di euro; +88,8%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. Con riferimento ai business delle infrastrutture gas, si è registrata una crescita dei ricavi regolati (+71 milioni di euro; +5,7%) e una riduzione dei ricavi non regolati (-22 milioni di euro; -33,3%), a fronte dei minori effetti positivi one-off rispetto al primo semestre 2022.

In particolare, l’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: (i) ai maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB (+37 milioni di euro, inclusi i minori incentivi “input-based”); (ii) agli incentivi “output-based” connessi al mantenimento in esercizio degli asset di trasporto completamente ammortizzati ai fini tariffari e ai servizi di flessibilità forniti agli utenti (+25 milioni di euro); (iii) al riconoscimento dei ricavi connessi ai maggiori volumi rigassificati nel 2022, rispetto ai ricavi definiti dall’Autorità di regolazione per lo stesso anno, e ai maggiori volumi rigassificati nel primo semestre 2023 (+20 milioni di euro complessivamente). Tali effetti sono stati controbilanciati dai minori volumi di gas trasportato (-11 milioni di euro), per effetto delle temperature complessivamente più miti rispetto al primo semestre 2022 e per l’implementazione di azioni di contenimento della domanda di gas.

EBITDA adjusted

L’EBITDA adjusted del primo semestre 2023 si è attestato a 1.221 milioni di euro, in aumento di 66 milioni di euro (+5,7%) rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2022. L’aumento è dovuto alla crescita del business delle infrastrutture gas (+40 milioni di euro; +3,5%), per i maggiori ricavi regolati, solo in parte assorbiti dai minori effetti positivi one-off, e alla crescita dei business della transizione energetica (+26 milioni di euro).

Utile operativo (EBIT) adjusted

L’utile operativo adjusted del primo semestre 2023 è stato pari a 766 milioni di euro, in aumento di 38 milioni di euro (+5,2%) rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2022. La crescita dell’EBITDA adjusted è stata parzialmente compensata dai maggiori ammortamenti e svalutazioni (-28 milioni di euro, pari al 6,6%) per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 87 milioni di euro, in aumento di 36 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022. L’aumento è dovuto, in particolare, ai maggiori oneri relativi all’indebitamento finanziario connessi al maggior costo medio del debito lordo, che si è attestato a circa l’1,7% nel primo semestre 2023 rispetto a circa l’1% del corrispondente periodo del 2022. L’aumento del costo medio del debito è attribuibile principalmente al mutato scenario dei tassi di interesse registrato nel periodo intercorso tra i due semestri posti a confronto.

Proventi netti da partecipazioni

I proventi netti da partecipazioni ammontano a 159 milioni di euro, in riduzione di 17 milioni di euro (-9,7%) rispetto al primo semestre 2022. Il calo è attribuibile, in particolare, alla partecipata austriacaTAG, a seguito della scadenza della maggior parte dei contratti di trasporto a lungo termine e della consistente flessione - in linea con le attese - dei volumi di gas importati in Italia dal punto di ingresso di Tarvisio, e ad Interconnector Limited, per il superamento del cap regolatorio che, rispetto al 2022, non beneficia del recupero di underperformances di esercizi precedenti, a fronte di una solida performance operativa prevista per il 2023. Tali effetti sono stati in parte compensati dal maggior contributo della greca DESFA, per l’incremento dei flussi dal terminale GNL di Revithoussa e in export verso la Bulgaria, nonché dall’ingresso nel perimetro della joint venture SeaCorridor.

Utile netto adjusted

L’utile netto adjusted di Gruppo del primo semestre 2023 è stato di 621 milioni di euro, in riduzione di 25 milioni di euro (-3,9%), rispetto all’utile netto adjusted del primo semestre 2022, per effetto principalmente dell’incremento degli oneri finanziari e della minore contribuzione delle partecipate.

Investimenti totali

Nel primo semestre 2023, gli investimenti totali sono risultati pari a 734 milioni di euro (955 milioni di euro nel primo semestre 2022, incluso l’acquisto della FSRU Golar Tundra), per il 56% e il 37% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Di questi, 714 milioni di euro fanno riferimento agli investimenti tecnici, in aumento di 177 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (+33%) per i maggiori investimenti nei business delle infrastrutture gas e, in particolare, per gli interventi di adeguamento del terminale di Piombino. Gli investimenti tecnici sono relativi al settore trasporto (466 milioni di euro), rigassificazione (100 milioni di euro) e stoccaggio (91 milioni di euro), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 49 milioni di euro. A questi investimenti, si aggiungono 409 milioni di euro relativi all’acquisizione del 49,9% di SeaCorridor.

Cash Flow

Il flusso di cassa dell’attività operativa (-719 milioni di euro) è stato significativamente impattato dall’assorbimento di cassa derivante dall’attesa dinamica del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento. Considerando i fabbisogni per gli investimenti (-1.024 milioni di euro, di cui -780 milioni di euro relativi ad investimenti tecnici e -265 milioni di euro relativi ad investimenti in partecipazioni al netto dell’incasso per la cessione del 4,2% del capitale di Industrie De Nora S.p.A.), si è determinato un free cash flow negativo di 1.743 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-919 milioni di euro), derivante dal pagamento agli azionisti del dividendo 2022 e le variazioni non monetarie, ha registrato un aumento di 2.686 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, attestandosi a 14.609 milioni di euro.

Con riferimento alla finanza sostenibile, nel mese di maggio 2023, è stata confermata per il quinto anno consecutivo la riduzione del margine per 2,5 bps applicato al Sustainable Loan da 3,2 miliardi di euro. Nel corso del primo semestre 2023, Snam ha fatto ampio ricorso al programma Euro Commercial Paper per l’emissione di note ESG per un totale di circa 2,3 miliardi di euro a fine semestre. Inoltre, nel mese di aprile Snam ha sottoscritto contratti di finanziamento ESG-linked a medio lungo termine per complessivi 2,1 miliardi di euro, tra cui un finanziamento in pool di tipo Revolving Credit Facility (RCF) fino ad un importo massimo di 1,8 miliardi di euro assistito dalla garanzia SupportItalia rilasciata da SACE.

Al 30 giugno 2023, il peso della finanza sostenibile di Snam è pari a circa il 75%, in aumento rispetto al 70% di fine 2022 ed in linea con l’obiettivo dell’80% al 2026.

Sostenibilità

Proseguono gli sforzi per la riduzione delle emissioni: in particolare quelle di metano sono diminuite del 32% rispetto al primo semestre del 2022. Snam ha inoltre ottenuto la certificazione UNI ISO 37001:2016 per il Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione e la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere. I rating ESG confermano l’impegno della società sulla sostenibilità: Snam è stata nominata da Sustainalytics Best Performer nel settore gas e utilities ed è stata inclusa nella “A List” di CDP (ex Carbon Disclosure Project) che raggruppa le aziende che si distinguono per l’impegno e la
trasparenza nel contrasto al cambiamento climatico. Snam ha pubblicato il suo primo Tax Transparency Report che illustra la strategia fiscale ed evidenzia il rapporto tra le imposte pagate e il loro ruolo nello sviluppo sostenibile.

Prevedibile evoluzione della gestione

Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2023 risultano in riduzione rispetto al 2022, influenzate dalle condizioni climatiche complessivamente più miti, da misure di contenimento della domanda e dal calo della produzione termoelettrica principalmente per effetto delle maggiori importazioni di elettricità e della produzione idroelettrica.

Con riferimento all’esercizio in corso, si prevede che i risultati economici continuino a beneficiare dell’incremento dei ricavi connessi alla crescita della RAB dovuta agli investimenti realizzati, dell’ampliamento del perimetro con l’entrata in esercizio della Golar Tundra, di maggiori ricavi relativi agli asset completamente ammortizzati, oltre che del contributo dei business della transizione energetica.

Nel 2023 i tassi di interesse risultano in ulteriore rialzo rispetto al 2022, con un impatto incrementale sugli oneri finanziari, gestito attraverso una maggiore diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento e tramite il ricorso a strumenti di debito più flessibili. Nel medio e lungo periodo, si ritiene che il sistema tariffario italiano sia in grado di offrire, attraverso le periodiche revisioni del costo del capitale riconosciuto, un recupero di questi maggiori oneri.

Nella seconda metà dell’anno ci si attende la conferma alla diminuzione dei flussi di gas dalla Russia verso l’Europa già registrata nel 2022 con i conseguenti effetti sulle società partecipate estere TAG (società a controllo congiunto) e GCA (società collegata).

Vengono confermati gli obiettivi finanziari per il 2023:

  • investimenti di 2,1 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi
    di euro in ambito transizione energetica), in crescita del 10% rispetto al 2022;
  • una RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022;
  • un livello di utile netto adjusted pari ad almeno 1,1 miliardi di euro;
  • un livello di debito netto tra i 15,0 e i 15,5 miliardi di euro, in funzione dell’andamento del circolante
    collegato alle attività regolate.

Avvenimenti recenti successivi al 30 giugno 2023

In merito alla FSRU di Piombino, si è conclusa con esito positivo la fase di test della Golar Tundra. Il 4 luglio è stato ufficializzato l’avvio delle attività commerciali, con l’arrivo del primo carico di Eni in data 7 luglio.
Nel mese di luglio sono stati pubblicati gli esiti della prima asta per l’accesso agli incentivi previsti dal nuovo Decreto Biometano (DM 15/9/2022). I tre impianti per i quali Snam prevede la conversione da energia elettrica a biometano che hanno partecipato all’asta sono rientrati in posizione utile nella graduatoria GSE.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x