13 Marzo 2023
Si prospetta un taglio di quasi il 20% della forza lavoro quello che Vodafone avrebbe in programma di presentare il prossimo 13 marzo per cercare di ridurre i costi della filiale italiana nell'ambito di un più ampio piano di riassetto globale. Per Vodafone si tratterebbe del più importante piano di ristrutturazione messo in campo negli ultimi cinque anni.
Il primo incontro con i sindacati Fistel Cisl e Slc Cgil, stando a quanto riportato da Il Sole 24 ore, si terrà a inizio settimana prossima in plenaria in Unindustria a Roma. Vodafone presenterà la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1000 eccedenze di personale.
Il piano, ovviamente, è stato accolto con molta preoccupazione da entrambi i sindacati che sottolineano come il settore delle telecomunicazioni in Italia persegua un modello sbagliato, incentrato su "una contrazione delle tariffe causata da una competitività esasperata" oltre che nell'assenza di una visione industriale "per un settore che nel resto d'Europa continua ad essere attivatore della transizione digitale".
Nelle prossime settimane dovrebbe partire il negoziato sulla gestione dei tagli, che secondo quanto riferito in precedenza da fonti sindacali, interesserebbero perlopiù le attività di customer care. Al momento, non c'è stato nessun commento da parte di Vodafone Italia.
Nel comunicato congiunto, Fistel Cisl e Slc Cgil, affermano di aver impostato da diversi anni in Vodafone un lavoro che, partendo dalla contrattazione di anticipo, "ha consentito una gestione non traumatica di una fase difficile" partendo sopratutto dal concetto della "riqualificazione dei lavoratori dinanzi ad una fase di profondo cambiamento tecnologico".
Il comunicato conclude che per i lavoratori "non c'è spazio, in questa azienda come nel resto del settore, per scelte diverse rispetto a quanto fatto sino ad ora" e che sarebbe arrivata l'ora di iniziare a ragionare su tutto il settore "chiamando in causa tutte le parti, a partire dalle istituzioni, alle proprie responsabilità".
Come anticipato, Vodafone Italia ha incontrato oggi le Organizzazioni Sindacali Nazionali del settore delle telecomunicazioni e le Rappresentanze Sindacali Unitarie per presentare l’andamento economico e occupazionale dell’azienda. Nel comunicato diffuso oggi dall'operatore, viene confermato il taglio di quasi 1000 posti di lavoro.
Dal piano, si legge in nella nota, emerge che "la strutturale trasformazione del mercato" e "il drastico calo dei prezzi causato dalla straordinaria pressione competitiva", hanno portato a una forte contrazione di fatturato e margini del settore delle telecomunicazioni, su cui grava anche "il peso della crisi energetica."
La combinazione di questi fattori, prosegue la nota, ha comportato una sensibile riduzione di ricavi e marginalità negli ultimi anni, cosa che "mette a rischio i piani di sviluppo necessari alla sostenibilità aziendale e del business".
Anche in questo scenario Vodafone afferma di aver comunque mantenuto costante la propria strategia di differenziazione in Italia per continuare a "modernizzare la rete, migliorare l’esperienza digitale dei clienti e per accelerare la digitalizzazione delle imprese". La spinta verso modelli di business più agili, tuttavia, "rende necessaria una revisione dell’organizzazione e una radicale semplificazione del modello operativo per continuare a competere in maniera sostenibile".
L’Azienda ha pertanto deciso di avviare un confronto con le Organizzazioni Sindacali per condividere una "ridefinizione del modello operativo" e della conseguente "riduzione del perimetro organizzativo pari a 1.000 efficienze". È stato avviato quindi un dialogo con il Sindacato che "si auspica, come accaduto in passato, possa proseguire in modo costruttivo con l’obiettivo reciproco di individuare quanto prima soluzioni sostenibili per tutte le persone e per l’azienda."
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