12 Febbraio 2023
Montepulciano
Proprietà, nel periodo rinascimentale, dello Spedale degli Innocenti di Firenze, la Fattoria si trasformò nel tempo diventando nel 1882 quella che oggi è la scuola Agraria delle Capezzine. Alla fine degli anni 60’ la parte comprendente Palazzo Vecchio diventa di proprietà del Conte Riccardo Zorzi che dà continuità alla vocazione vitivinicola dell’Azienda, ripresa poi dalla figlia Maria Alessandra e dal marito Marco Sbernadori che ne inizia la ristrutturazione nel 1982 mentre nel 1990 , a seguito di un capillare programma di re-impianto delle vigne, Palazzo Vecchio produce la sua prima annata di Vino Nobile, ed è proprio nel segno della continuità che dagli anni 2000 i figli Maria Luisa e Luca lavorano per la promozione e per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano di Palazzo Vecchio.
Un territorio unico quello dove si trova Palazzo Vecchio, un piccolo borgo del 1330 a Montepulciano, una terra ideale per la viticoltura. Palazzo Vecchio nasce proprio qui, nel 1990, un’azienda familiare, che anno dopo anno, cresce e diventa sempre più moderna ed ecosostenibile. I nostri vini ottenuti da uve solo di vitigni autoctoni, sono il frutto di un costante impegno nella ricerca della qualità; dalle lavorazioni in vigna, all’attenta selezione delle uve, all’invecchiamento dei vini in botti grandi, fino all’affinamento in vetro delle sue bottiglie. Le potature, la vendemmia e le selezione delle uve fatte a mano insieme alle concimazioni naturali sono parte della missione di Palazzo Vecchio, della nostra missione, che fortemente crede nella pratica di una agricoltura sempre più “pulita” e sostenibile.
Intorno al 1300 Palazzo Vecchio era parte dell’antica Fattoria di Valiano e dominava la zona di confino tra quello che era lo Stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana, diventando nel tempo testimone di grandi eventi storici tra cui le guerre di confine tra Siena e Perugia e della bonifica della Valle di Chiana (1788 -1859 ). La Bonifica è storia lunga e due vini di Palazzo Vecchio, Il Nobile di Montepulciano “Maestro” e il Rosso di Montepulciano “Dogana”, si rifanno proprio a questa storia che al di là delle date ufficiali inizia nel periodo Etrusco e vede la sua reale conclusione negli anni intorno al 1920. E se il Maestro vuole indicare attraverso il suo nome la territorialità del vino altrettanto è per il Dogana ricordando che Valiano fu zona doganale tra lo Stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana.
Nel corso dell’Anteprima del Nobile di Montepulciano, durante la cena di gala potrà essere degustato il Nobile di Montepulciano “Maestro” 2017, che potrà essere degustato anche nella giornata dedicata alla stampa. Questo vino si caratterizza per invitanti aromi di prugna speziata, menta schiacciata e fiore blu sono in primo piano e al centro. Il palato meditabondo presenta amarena essiccata, cannella e anice stellato su una spina dorsale di tannini decisi e a grana fine. Buon accompagnatore di pasti come primi piatti corposi, secondi piatti con carni rosse, affettati, formaggi freschi e stagionati. A questo vino si affiancano le novità dell’anno: il Nobile di Montepulciano “Maestro” 2019 e il Rosso di Montepulciano “Dogana”2020. Vini che nascono dopo tre anni di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di una migliore qualità che rende i nostri vini Palazzo Vecchio eleganti, corposi, puliti e di bella freschezza e decisamente marcati nei caratteri territoriali attraverso l’uso di vitigni autoctoni. La zona di produzione è quella di Valiano, una delle future dodici Pievi, dove i terreni sono ricchi di argilla, tufo e limo e da dove tutto ha inizio!
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