05 Novembre 2022
Si è tenuta ieri sera, 4 novembre, la XIII edizione del Premio Bruno Leoni, il riconoscimento, dedicato al pensatore al cui magistero l’Istituto si richiama, e che dal 2008 è assegnato a insigni personalità.
Il premio, assegnato in occasione della cena annuale dell'Istituto, è destinato a figure eminenti che abbiano contribuito a fare avanzare le idee della libertà individuale, del mercato, della libera concorrenza e si configura con un premio davvero sui generis, per le circostanze in cui viviamo, in cui la libertà d'impresa viene sempre più compressa, e ricette che si sono dimostrate storicamente fallimentari vengono inopinatamente “resuscitate”.
Quest'anno l'onorificenza è stata assegnata a Jimmy Lai, l'editore di Apple Daily, il quotidiano di opposizione costretto a chiudere dal governo di Hong Kong ispirato dalla Legge di sicurezza cinese imposta nel 2020. Lai, 74 anni, è in carcere dal dicembre 2020. condannato per aver partecipato e organizzato «manifestazioni non autorizzate», in particolare una veglia in ricordo della strage di Piazza Tienanmen. È accusato di collusione con Paesi stranieri e sedizione per quello che pubblicavano i suoi giornali. Per quei reati di opinione, la Legge di sicurezza cinese prevede il carcere a vita.
A ritirare il premio è il nipote Sebastien Lai, 28 anni, alla presenza del presidente Franco Debenedetti e del direttore generale Alberto Mingardi, insieme a Didi Leoni, la figlia del filosofo del diritto e giurista.
Il Direttore Generale Alberto Mingardi ha voluto - nel suo discorso di presentazione di Jimmy Lai, l'imprenditore, editore, democratico, punito dal governo di Hong Kong per le proprie battaglie a favore della libertà, al quale il premio di quest'anno è stato assegnato - riassumere l'essenza stessa del premio Bruno Leoni, il riconoscimento dell'azione concreta per il diritto alla libertà.
"La libertà è una questione concreta" ha affermato, "materiale, libertà di movimento, poter uscire di casa propria e andare dove si vuole, la libertà è libertà di parola, e la libertà, soprattutto, non è una cosa che possiamo riconoscere solo agli amici, a quelli che la pensano come noi, non è solo per le idee che ci piacciono".
"La libertà" ha proseguito, "è la prassi difficile di imparare a rispettare le libertà di tutti, le idee di tutti, perché se non lo facciamo si innesta un clima culturale e politico velenoso".
Il Presidente dell'Istituto Franco Debenedetti, nel proprio discorso introduttivo, ha affermato:
"La vita della persone che premiamo questa sera è spunto per tantissime riflessioni, per chi come noi fa del proporre idee di libero mercato il proprio motto e del diffonderle la propria ragione d'essere.
La visione, il coraggio, la volontà, la fantasia creativa dell'uomo riescono ad avere la meglio sull'ottusità, sulla cecità, sulla violenza, sulla chiusura dei sistemi di potere.
Ma dobbiamo anche pensare a quante persone, che non hanno il grado eroico, le qualità di chi premiamo stasera, e che avrebbero buone idee, ma non riescono a svilupparle. Che gigantesco spreco produce la mancanza di libertà
La fiaccola della libertà non è solo un riconoscimento di ammirazione, ma è un impegno a tutti noi a tenerla alta, a combattere i vincoli che i Governi pongono al libero sviluppo della potenzialità di ciascuno, uno dei nostri temi ricorrenti è dimostrare come e perché uno dei nostri obiettivi, dei nostri bersagli, è la politica industriale: dimostrare come e perché la politica industriale è destinata al fallimento.
Jimmy Lai ci dimostra che la sola politica industriale che produce sviluppo è la libertà delle persone".
VIDEO - Didi Leoni, Istituto Bruno Leoni: "Jimmy Lai un esempio di vita e di responsabilità"
Didi Leoni, figlia di Bruno Leoni a cui è dedicato l'Istituto, in occasione della XIII Edizione del Premio Bruno Leoni ha ringraziato il nipote di Jimmy Lai, Sebastien, presente alla serata per fare le veci del nonno, incarcerato a Hong Kong, con queste parole:
"Grazie ancora, la sua infanzia è stato un racconto importante. Un periodo passato accanto ad una persona come suo padre, un insegnamento di responsabilità. Facciamo un saluto a questa prima parte di serata: è tutta vostra. Ci godiamo questa magnifica cena con una splendida organizzazione e location fantastica".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia