07 Febbraio 2023
Fonte Twitter: ravel80262268
L’ultima testa a cadere, quella più importante al momento, è quella del ministro della difesa ucraina, Oleksiy Reznnikov. Prima di lui è toccato a Vasyl Lozynski, ex viceministro ucraino per lo Sviluppo delle infrastrutture e ad altri funzionari del Governo. L’accusa, per tutti, è di corruzione, il reato da cui l’Ucraina dovrebbe liberarsi per poter avere la possibilità di entrare nell’Unione Europea.
Le uova, insieme ad altri beni alimentari, sono alla base del terremoto politico legato alle corruzioni che vedono implicati diversi personaggi del governo ucraino.
Le uova, si stava dicendo. Il vice ministro ucraino Shapovalov si è dimesso proprio a fronte dell'accusa di aver gonfiato i prezzi dei beni alimentari da destinare ai soldati impegnati nella guerra. Tra questi, anche le uova che, secondo la stampa ucraina, sarebbero state pagate tre volte il loro prezzo normale per poter ricavarci una tangente. Si parla di un prezzo di acquisto di 17 hrvina contro i 7 hrvina applicati nei mercati di Kiev. Ragionando in euro si parla di un uovo pagato 42 centesimi circa l’uno al posto di 17 centesimi, quasi il triplo. Allora, il 24 gennaio scorso, il ministro Oleksii Reznikov, non direttamente implicato, respinse ogni accusa e parlò di “errori tecnici” e di “informazioni distorte”. Ma le sue parole non furono sufficienti per allontanare da sé i sospetti. Pur non essendo coinvolto formalmente, era il superiore di Shapovalov responsabile del supporto logistico e dell’approvvigionamento dell'esercito ucraino.
Prima di Reznikov, sono stati diversi i funzionari licenziati o dimissionari legati a casi di corruzione.
Una bella gatta da pelare per Zelensky che deve dimostrare all’Ue di aver fatto passi da gigante nella riduzione della corruzione in Ucraina per avere la possibilità di entrare a far parte degli Stati membri dell’area Ue.
Oltre a Shapovalov, ha perso la poltrona Bohdan Khmelnytskyi, ex direttore del Dipartimento degli appalti, accusato di ave fornito giubbotti antiproiettile scadenti, e l’ex viceministro ucraino per lo Sviluppo delle infrastrutture, Vasyl Lozynski, scoperto a intascarsi una tangente da 400 mila dollari derivati da una fornitura a prezzi “gonfiati” di generatori elettrici.
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