23 Dicembre 2025
Al Jazeera, fonte: X, @setteottobre
Il parlamento israeliano ha approvato l'estensione della cosiddetta "Al Jazeera Law": il governo Netanyahu potrà sospendere o chiudere a suo piacimento l'attività di media esteri sul suolo di Tel Aviv se saranno ritenuti "pericolosi per la sicurezza dello Stato" fino al 31 dicembre 2027.
La Knesset israeliana ha approvato la notte tra il 22 e il 23 dicembre l’estensione fino al 31 dicembre 2027 di una legge che conferisce ampi poteri alle autorità per sospendere o chiudere attività di media stranieri ritenuti “nocivi per la sicurezza dello Stato”. Il provvedimento, presentato dal deputato del Likud Ariel Kallner, ha passato le seconde e terze letture con 22 voti favorevoli e 10 contrari.
Il testo si basa su una normativa temporanea entrata in vigore nel 2024, spesso indicata come “Al Jazeera Law” perché è stata adottata per giustificare il bando delle operazioni del network qatariota Al Jazeera in Israele nel maggio di quell’anno. Secondo il governo, il canale avrebbe “danneggiato la sicurezza” e avrebbe contribuito a incitare alla violenza.
L’estensione conferisce al ministro delle Comunicazioni, con l’approvazione del primo ministro e del gabinetto per la sicurezza, l’autorità di intervenire contro qualsiasi emittente straniera i cui contenuti siano giudicati come causa di “danno reale alla sicurezza dello Stato”. Le misure possibili includono la sospensione delle trasmissioni, la chiusura di uffici, la confisca di attrezzature, il blocco di siti web e il divieto di trasmissioni satellitari. Gli ordini amministrativi hanno validità di 90 giorni e possono essere rinnovati.
Critici dei diritti umani e gruppi per la libertà di stampa hanno duramente criticato l’estensione, sostenendo che la legge rischia di essere utilizzata per continuare a esercitare pressioni sui media arabi e stranieri operanti sotto giurisdizione israeliana. Organizzazioni internazionali come la Federazione Internazionale dei Giornalisti avevano espresso preoccupazioni simili anche in relazione alla proposta di rendere permanente la normativa, in discussione nella Knesset da mesi.
La legge, concepita originariamente come strumento temporaneo da adottare in situazioni di emergenza nazionale, è ora estesa anche in assenza di uno stato di guerra formale. Secondo alcuni rapporti, la versione definitiva approvata include modifiche che eliminano parte della supervisione giudiziaria, aumentando l’autonomia esecutiva nelle decisioni di blocco.
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