30 Ottobre 2025
(fonte: X, @MedvedevRussiaE)
"Se Putin lancia un missile contro Bruxelles, spazzeremo via Mosca dalla mappa". Sono queste le nuove provocazioni lanciate dalla compagine europea contro il "nemico inesistente russo": parole rilasciate direttamente da Theo Francken, ministro della Difesa del Belgio, ai microfoni del quotidiano belga De Morgen.
La miccia è stata accesa proprio ieri, 29 ottobre, proprio dal ministro Francken che, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni dei giornalisti, ha chiarito in modo fin troppo diretto quali sarebbero le conseguenze nel caso in cui il presidente russo si decidesse a sganciare un attacco missilistico contro Bruxelles. Una domanda chiaramente tendenziosa, se si considera che pochi giorni fa Lavrov in persona assicurava la non aggressione di alcun Paese Nato da parte della Russia ricorrendo, se necessario, ad accordi scritti di garanzie di sicurezza. Tuttavia, per il belga Francken la domanda è stata colta come l'ennesima occasione per mostrare i muscoli e sfoggiare l'arsenale bellico della Nato: "No [alla domanda se il Belgio teme che Putin lanci missili contro Bruxelles, ndr], perché a quel punto colpirebbe il cuore della Nato e noi distruggeremmo Mosca".
L'intervento continua, con la possibilità - sempre ragionando per assurdo - che il presidente Usa Donald Trump si troverebbe a dover applicare l'articolo 5 della Nato: "Ovviamente lo farebbe - rimpalla Francken fugando ogni dubbio -, (...) Perché [Trump, ndr] non dovrebbe rispettare l'articolo 5? Sono più propenso a considerare scenari meno definiti. Come gli 'omini verdi' che aizzano la minoranza russa in Estonia contro il 'regime nazista'. Prima che uno se ne accorga, hanno annesso una parte dell'Estonia". Il terrore verso il nemico "inesistente" è una costante, tanto più che Putin proprio ieri annunciava la sperimentazione riuscita del nuovo missile sottomarino Poseidon, una nuova arma indistruttibile che va ad aggiungersi all'arsenale bellico insieme al già annunciato Burevestnik. E non è un caso se proprio oggi, dall'Asia, Trump ha annunciato la ripresa "immediata" dei test sulle armi nucleari.
L'intervento di Francken comunque non è passato sotto silenzio. Dalla Russia è arrivata, tramite post social, la netta risposta del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev che intervenendo nuovamente sugli sviluppi del Poseidon, ha colto la palla al balzo per dare dell'imbecille al politico belga. "Congratulazioni a tutti gli amici della Russia (e in particolare all'imbecille ministro della Difesa belga) per il test riuscito del drone sottomarino a propulsione nucleare Poseidon. A differenza del Burevestnik, il Poseidon può essere considerato una vera e propria arma apocalittica". Ma è stato il successivo intervento di un utente al post X del politico russo a far esplodere definitivamente i decibel del botta e risposta. "Ho la sensazione che occorrano ulteriori test... usando il Belgio come banco di prova", scrive l'utente. "Poi il Belgio sparirebbe..." conclude Medvedev senza altre parole.
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