28 Novembre 2023
Olmert-Netanyahu Fonte: Time of Israel
L’ex primo ministro Ehud Olmert smaschera Benjamin Netanyahu e lo accusa di aver rafforzato Hamas a discapito dell’Autorità nazionale palestinese. Olmert punta il dito contro la strategia di governo che, per 15 anni, avrebbe favorito il movimento islamista nella Striscia di Gaza. Secondo l’ex premier, Netanyahu avrebbe consentito al Qatar di inviare milioni di dollari a Gaza, salvando di fatto Hamas dal collasso economico.
L’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert punta il dito contro Benjamin Netanyahu e accusa apertamente il premier di aver contribuito a rafforzare Hamas. “Negli ultimi 15 anni, Israele ha fatto di tutto per declassare l'Autorità palestinese e rilanciare Hamas”, ha dichiarato. “Gaza era sull'orlo del collasso perché non avevano risorse, non avevano soldi, e l'AP si è rifiutata di dare soldi ad Hamas. Bibi li ha salvati. Bibi ha fatto un accordo con il Qatar e hanno iniziato a spostare milioni e milioni di dollari a Gaza”.
Parole pesanti, quelle di Olmert, che non risparmiano nessuno. L’ex premier ha definito l’attacco di Hamas come un fallimento collettivo, ma ha attribuito a Netanyahu la responsabilità diretta di aver “corteggiato” il movimento islamista per calcolo politico. “Ma tutti pensavamo di poter flirtare con Hamas, si sarebbero comportati secondo le nostre aspettative su di loro. Ed è tutto esploso in faccia a noi.”
Come emerso in seguito, e già riportato dal Giornale d’Italia, il piano di Netanyahu prevedeva che il Qatar finanziasse Hamas affinché l’organizzazione potesse pagare gli stipendi ai funzionari pubblici e sostenere la popolazione della Striscia, indebolendo così l’Autorità nazionale palestinese. Quest’ultima è l’unico organismo politico in grado di collaborare a una soluzione “due popoli, due Stati” e perciò, secondo questa strategia, doveva essere marginalizzata.
Da quel momento, Hamas ha assunto un ruolo sempre più centrale a Gaza, diventando il principale interlocutore nel conflitto con Israele. Di fatto, Netanyahu ha permesso al Qatar di finanziare Hamas, mantenendo uno stato di tensione permanente che, secondo diversi analisti, gli avrebbe consentito di restare al potere e di spostare l’attenzione pubblica dalle numerose accuse di corruzione e frode che lo hanno coinvolto nel corso degli anni.
Un’interpretazione condivisa anche da alcuni ex ufficiali dell’esercito israeliano. Gershon Hacohen, ex comandante della 7ª Brigata Corazzata e collaboratore di Netanyahu, dichiarò nel 2019: “La strategia di Netanyahu è quella di impedire l’opzione dei due Stati, trasformando Hamas nel suo partner più stretto. Apertamente Hamas è un nemico. In segreto, è un alleato.”
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