03 Ottobre 2025
fatih keleş Fonte: Ig @savunmatrcom
Le forze di sicurezza turche hanno arrestato un investigatore privato accusato di lavorare per l’agenzia di intelligence israeliana Mossad in un’operazione congiunta con i pubblici ministeri e la polizia a Istanbul. Il sospetto, identificato come Serkan Çiçek ma il cui vero nome è Muhammet Fatih Keles, sarebbe stato ingaggiato per pedinare un attivista palestinese contrario alle politiche di Tel Aviv in Medio Oriente. L’uomo è stato fermato nell’ambito di un’operazione denominata “Metron Activity” e posto sotto custodia dal MIT, l’Organizzazione Nazionale di Intelligence della Turchia. Secondo fonti di sicurezza, avrebbe agito dietro compenso in criptovaluta e su incarico diretto di un membro del Mossad.
Secondo le ricostruzioni, Çiçek avrebbe operato su ordine di Faysal Rasheed, identificato come membro del Centro operativo online israeliano. Sarebbe stato proprio Rasheed, il 31 luglio scorso, a contattarlo su WhatsApp presentandosi come un dipendente di uno studio legale straniero, incaricandolo di svolgere una missione di sorveglianza di 4 giorni a Başakşehir, alla periferia di Istanbul.
Il sospetto, che in passato aveva accumulato pesanti debiti e aveva cambiato identità, nel 2020 aveva fondato la Pandora Detective Agency dopo aver lasciato la carriera commerciale. L’intelligence turca riferisce che l’uomo ha collaborato con figure già condannate per spionaggio a favore di Israele, tra cui Musa Kuş – condannato a 19 anni – e l’avvocato Tuğrulhan Dip, accusati di aver venduto dati personali provenienti da registri pubblici a investigatori privati.
La vicenda si è aggravata quando Çiçek, pur essendo a conoscenza dell’arresto del socio Kuş per spionaggio, ha accettato l’incarico di Rasheed. Dopo aver ricevuto 4.000 dollari in criptovaluta il 1° agosto, ha effettuato sopralluoghi nel complesso residenziale indicato, spacciandosi per un potenziale inquilino in cerca di appartamento. Tuttavia, secondo le autorità, non sarebbe riuscito a raccogliere le informazioni richieste dal Mossad. I contatti con Rasheed si sarebbero interrotti il 3 agosto.
Il MIT sottolinea che, negli ultimi anni, sono state smantellate diverse reti di spionaggio in territorio turco, alcune riconducibili a gruppi terroristici come Daesh e altre ad agenzie straniere. Solo a settembre, 37 persone accusate di aver lavorato per l’intelligence israeliana sono state condannate a pene comprese tra sei e otto anni, mentre a ottobre sette individui sono stati incriminati a Istanbul per spionaggio a favore della Cina.
Secondo fonti di sicurezza, il Mossad utilizza sempre più spesso piattaforme di messaggistica online per reclutare nuovi agenti con il compito di monitorare cittadini palestinesi e altri stranieri residenti in Turchia.
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